26/10/17 – DOCUMENTO DEI 7 ‘GRANDI’
Il G7 Agricoltura adotta la dichiarazione di Bergamo
Impegno contro la fame, per un’agricoltura sostenibile
Il G7 agricoltura di Bergamo – il summit che Insieme all’Italia ha riunito i grandi dell’agricoltura di Francia,
Regno Unito, Giappone, Stati Uniti, Canada, Germania e i rappresentanti dell’Unione europea, Fao, Ocse, Ifad, World Food Programme – si è concluso con l’adozione unanime della ‘Dichiarazione di Bergamo’.
“500 milioni di persone fuori dalla fame entro il 2030 – ha dichiarato il Ministro Martina come Presidente G7 agricoltura – attraverso impegni concreti dei 7 Paesi. È questo l’obiettivo che confermiamo come G7 agricoltura nel solco di Taormina e nella più ampia cornice Fame zero dell’Onu. Il ruolo della cooperazione agricola sarà decisivo per raggiungere questo traguardo, perché la maggioranza delle persone che soffrono la fame vive in aree rurali. La fame è una questione prima di tutto agricola. Per questo abbiamo deciso di aumentare gli sforzi per favorire la produttività sostenibile in particolare in Africa, attraverso la condivisione di buone pratiche per aumentare la resilienza e accompagnare lo sviluppo delle comunità locali. Abbiamo affrontato anche il tema della difesa dei redditi degli agricoltori davanti alle crisi dovute al cambiamento climatico e a quelle economiche, affidando il mandato alla FAO per studiare azioni sul tema”.
“Ci sono temi – prosegue Martina – sui quali dovremo aumentare ancora gli sforzi, come la protezione dei suoli e la biodiversità, la maggiore trasparenza nella formazione del prezzo del cibo e la riduzione radicale dello spreco alimentare. Su questi fronti serve più consapevolezza, ognuno deve sentire forte la propria responsabilità. Anche per questo abbiamo voluto un G7 aperto, con una settimana dedicata dalla città di Bergamo a decine di appuntamenti sul tema del diritto al cibo, in continuità col lavoro che l’Italia ha fatto con Expo Milano. Una partecipazione straordinaria di giovani, organizzazioni non governative, agricoltori, istituzioni, associazioni che hanno dato spunti interessanti per il lavoro di confronto con gli altri ministri. Da Bergamo rilanciamo ancora la sfida per garantire davvero il diritto al cibo di ogni essere umano a qualunque latitudine”.