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Prezzi e clima: un nuovo percorso sindacale

Nei giorni scorsi Cia-Agricoltori Italiani Imola ha organizzato la tavola rotonda “Quando i prezzi sono ingiusti, le sfide della politica e della cooperazione per il settore agricolo”, per discutere di un problema che, ormai da diversi anni caratterizza il nostro sistema agricole ed è diventato “strutturale”: i prezzi pagati all’origine non coprono i costi di produzione e le aziende si ritrovano, sempre più spesso, senza reddito.

Un incontro che ha visto il coinvolgimento i rappresentanti istituzionali del mondo della cooperazione e naturalmente della nostra associazione: il nostro presidente, Giordano Zambrini, Cristiano Fini,presidente Cia Emilia Romagna; Alessio Mammi, assessore regionale all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca; Cristian Maretti, presidente nazionale Legacoop Agroalimentare; Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata dell’Università di Bologna, la consigliera regionale Francesca Marchetti e Stefano Calderoni, presidente di Cia Ferrara. Presenti, seppur a distanza, dei produttori agricoli che hanno posto alcune domande essenziali ai presenti attraverso una serie di video-testimonianze. Domande che possono essere riassunte in una unica: “Come ridare valore ai prodotti, da quelli tradizionali a quelli biologici, all’interno del sistema agricolo?

A riassumere le risposte degli ospiti è stato Giordano Zambrini che, ha fatto il punto al termine della tavola rotonda.

“Abbiamo organizzato un evento pubblico dedicato ai prezzi perché si tratta di una delle due macro-problematiche che affliggono la nostra agricoltura, insieme ai cambiamenti climatici che da un lato provocano fenomeni atmosferici ormai incontrollabili e dall’altro acuiscono fitopatologie sempre più aggressive. Voglio sottolineare alcuni momenti particolarmente importanti della tavola rotonda, in primo luogo l’intervento dell’assessore Mammi, che si è impegnato a sollecitare il Ministero perché i 70 milioni di euro del Fondo di calamità, la cosiddetta legge 102, arrivino al più presto per risarcire i danni subiti da produttori frutticoli e viticoltori, a causa delle forti gelate di aprile. Questo sarebbe un primo passo, probabilmente non sufficiente ma importante, per consentire alle aziende frutticole di uscire da due annate catastrofiche dal punto di vista produttivo. Poi, naturalmente, il confronto con il sistema cooperativo, rappresentato da Cristian Maretti, presidente di Legacoop che, sinceramente, non ha fatto emergere particolari soluzioni al problema dei prezzi e del valore non equamente distribuito lungo le filiere. Ovviamente – continua Zambrini – non ci aspettavamo ricette miracolose o impegni particolari, anche perché ogni cooperativa ha le sue regole ed è complesso parlare per tutti. Noi abbiamo comunque voluto lanciare un monito alle cooperative che ribadisco: devono tutelare di più le aziende agricole e i nostri prodotti, perché il gap di valore lungo le filiere è da attribuirsi anche all’incapacità del sistema cooperativo di fare squadra e aggregarsi. Un concetto che ha ribadito durante il suo intervento la consigliera regionale che ha parlato di un “Patto di sistema etico per l’agricoltura”, che deve coinvolgere tutti i protagonisti del sistema agricolo per riprogettare le nostre comunità dopo la pandemia e attivare quei progetti necessari per dare una spinta propulsiva all’agricoltura.

Cia imola – ha concluso Zambrini – ha iniziato questo cammino di confronto per denunciare un sistema di filiera che scarica tutto il rischio di impresa sulla produzione, sulle imprese che producono senza che gli venga riconosciuta un’equa remunerazione. Tutto ciò è moralmente ed eticamente inaccettabile e per questo motivo il confronto e la ” battaglia” non si esaurisce in un incontro, ma sono solo l’inizio di un percorso sindacale che ha come obbiettivo una più equa ridistribuzione del valore, indispensabile per far crescere le imprese e la ricchezza del territorio.”

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