Troppo prevenuti contro la carne

Si è ormai largamente affermata un’opinione pubblica fondamentalmente contraria alla carne, quella rossa in particolare. Alla base ci sono però motivazioni scientifiche e prove, oppure soprattutto prevenzione ‘ideologica’? Questa c’è senz’altro, frutto della ‘sensibilità’ animalista che si va diffondendo, che cerca in molti modi di rendere inviso l’allevamento e quindi il consumo di carne da animali. Spesso l’accompagna un discorso ambientalista, rivolto in particolare alle emissioni di CO2 ed al consumo di acqua per allevare animali da carni, in primis i bovini. Su questo ci sono studi molto recenti che dicono come la produzione di cibo non sia tutta uguale e le risorse impiegate non sono così standardizzate come dicono i dati normalmente presentati; ma di questo ci occuperemo con un articolo apposito prossimamente.
Ora, parlando di carne, riportiamo una lectio magistralis tenuta in CIA nazionale a Roma su proteine animali nella dieta di malati con gravi patologie (vedi), con l’avvertenza che al secondo capoverso, alla fine c’è un errore laddove si parla di “proteine vegetali”, che invece sono quelle animali.
Un supporto scientifico all’assunto “la carne fa male”, derivava da un documento emesso dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) 3 anni fa. Bene, ora i risultati sono stati approfonditi, quindi si legga l’articolo dall’agenzia Agricolae che ha intervistato il presidente del CREA (vedi) e le conclusioni sono ben diverse da quanto fu detto 3 anni fa.
Buona lettura in particolare a chi pensa di basarsi su conclusioni scientifiche!