Andrea Bandiera è il nuovo presidente Anp-Cia Ferrara
Cambio al vertice di Anp-Cia Ferrara, l’associazione che tutela i diritti e sostiene le istanze dei pensionati agricoli. Nel corso dell’VIII Assemblea elettiva, che si è tenuta il 17 marzo all’Ex Teatro Verdi, è stato eletto Andrea Bandiera, 67 anni di Ferrara, che succede a Rolando Tuffanelli e guiderà Anp per i prossimi quattro anni.
Nel corso dell’assemblea sono state toccate alcune problematiche davvero rilevanti per i pensionati agricoli ma non solo, anche grazie alla presenza di alcuni ospiti istituzionali: Alessandro Del Carlo, presidente Anp-Cia nazionale; Franco Mingozzi, presidente CUPLA provinciale; Giorgio Davoli, vicepresidente regionale Anp-Cia, Paola Boldrini, senatrice e membro della Commissione permanente Igiene e sanità e Gianni Michele Padovani, presidente della Provincia di Ferrara. Un dibattito aperto su temi attuali come il boom dei prezzi di energia e carburante, il diritto alla salute e la valorizzazione della sanità pubblica e il potenziamento della medicina di prossimità nelle aree rurali. Argomenti chiave per Anp che ha toccato anche il neo presidente nel corso del suo discorso d’insediamento.
“Stiamo vivendo giorni difficili da un punto di vista economico, sociale e umano – ha detto Bandiera –. Tutti abbiamo negli occhi le immagini della tragedia ucraina, un popolo libero attaccato da quello che posso definire unicamente un dittatore. Come persone e come membri di Anp abbiamo sempre perseguito valori di libertà, democrazia, non violenza e pace che oggi sono a rischio in tutto Europa. Valori che hanno portato a quei diritti e a quelle tutele che oggi siamo qui a difendere, per migliorare costantemente le condizioni delle persone anziane. Perché la guerra non è solo tragica per la sua forza distruttiva e per le vite che porta via. Certo, quello vale più di ogni altra cosa, ma il conflitto ha anche contributo ad acuire i problemi economici esistenti. Quest’anno, da gennaio, c’è stato un rincaro del 44% dei costi energetici per le famiglie, il prezzo dei carburanti è raddoppiato e per le aziende agricole i costi di produzione sono lievitati in maniera insostenibile. In questo contesto – continua Bandiera – perdono potere d’acquisto i nostri assegni pensionistici già ridotti ai minimi termini, se si pensa che ci sono pensionati agricoli che “vivono” con appena 500 euro mensili. Inoltre la pandemia, dalla quale stiamo faticosamente uscendo, ha provocato un deciso peggioramento del servizio sanitario – che già prima dell’emergenza nel 2019 aveva subito ingenti tagli a livello di posti letto e servizi – e, in generale, della capacità di cura e prevenzione. Certo l’Emilia-Romagna rimane un’eccellenza, ma è venuta comunque a mancare, letteralmente, quella sanità pubblica che garantiva un diritto alla salute universalistico. Visite di controllo e prevenzione non “necessarie” rimandate, lunghi tempi di attesa o liste chiuse sono diventati il ritornello delle nostre Ausl, che costringe chi può permetterselo a rivolgersi alla sanità privata. Per questo Anp-Cia ha lavorato e sta lavorando per chiedere alcuni interventi essenziali, a partire dall’innalzamento delle pensioni minime al livello di quelle di cittadinanza, quindi 780 euro mensili. Inoltre chiediamo un potenziamento delle Case di comunità e, in generale, un rafforzamento della figura del medico di famiglia e della medicina di prossimità, per rendere cura e prevenzione più vicine anche nelle aree rurali del territorio. Infine, ma non per ultimo a livello di valore, chiediamo un’attenzione particolare per la domiciliarità, un caposaldo della rete dei servizi necessari all’anziano per vivere una vita dignitosa e di qualità. Sono temi attuali e concreti, per i quali continueremo a batterci, perché una persona anziana non può e non deve essere considerata un “peso” per la società ma un patrimonio di competenza, storia e valori comuni.”