La Cia incontra gli associati. Oltre 500 i soci partecipanti ai 16 appuntamenti. Le manifestazioni dei trattori fra gli argomenti principali
Le assemblee del ciclo “La Cia incontra gli associati” sono partite in contemporanea alle manifestazioni spontanee del movimento dei trattori e sono state accompagnate dall’escalation della situazione. La fase che si sta attraversando, per certi suoi aspetti storica, ha fatto sì che negli incontri con gli oltre 500 soci abbia prevalso la parte politica su quella tecnica e le manifestazioni sono state fra gli argomenti principali. La fase di ascolto va ora assimilata, discussa e trasformata in proposte.
Nei confronti con i soci si è cercato di spiegare come Cia abbia deciso di muoversi in relazione alle manifestazioni puntualizzando anche che molti argomenti sono i temi portati avanti da Cia nei tavoli istituzionali. Su alcuni c’erano state aperture a livello nazionale e/o europeo prima (a novembre 2023) che iniziassero le manifestazioni dei trattori. È stato ribadito che Cia è l’associazione dei soci, sono i soci che fanno la Cia, non ha interessi di filiera e i dirigenti se li elegge da sola.
Una delle accuse rivolte a Cia è stata quella di non essere presente alle manifestazioni e di avere un atteggiamento attendista, ma la questione è anche più complicata di quanto sembri: innanzi tutto occorre informare che il movimento dei trattori non voleva partiti e associazioni; inoltre ci sono state strumentalizzazioni del movimento dei trattori e antagonismi spinti con regie sottotraccia che sembrano condurre alla costituzione di un altro sindacato del mondo agricolo. Da un lato dunque la loro identificazione soltanto nella bandiera Italiana come una sorta di appello all’unità degli agricoltori, ma, dall’altro, le azioni sembrano portare a un’ulteriore frammentazione della rappresentanza del settore agricolo. Va tenuto presente poi che fra chi era in piazza si sono formati gruppi in contrasto l’uno con l’altro.
Le manifestazioni di primo acchito hanno generato molta attenzione e “simpatia” verso il mondo agricolo da parte dell’opinione pubblica e della stampa. Ora questa predisposizione sta scemando anche in seguito agli atti vandalici e violenti della manifestazione di Bruxelles.
Nel corso delle assemblee si sono valorizzate le azioni di Cia: dalla Conferenza economica, alla mobilitazione del 26 ottobre, all’assemblea nazionale, ai vari incontri con i rappresentanti del Governo e delle istituzioni europee e non è mai stato demonizzato chi va in piazza a manifestare.
Si è discusso dei tanti temi aperti, che qui citiamo per titoli: reddito agricoltori; necessità di revisione della Pac, in particolare per la burocrazia; manodopera; copertura del rischio; Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita); aree interne; calamità rimborsi al 100% senza lasciare fuori nessuno; gestione acqua e fauna selvatica.