Lo stallo istituzionale rischia di bloccare gli interventi per il settore agricolo
“Siamo sconcertati e preoccupati per la scelta di Manuela Sangiorgi, ormai ex sindaca di Imola, di dimettersi dalla carica, dopo poco più di un anno dall’insediamento e con una maggioranza chiara per governare. Certamente ogni amministratore ha il diritto di farlo se cambiano le condizioni, ma credo che questa presa di posizione sia un atto irresponsabile, che avrà inevitabilmente ripercussioni anche sulle aziende agricole del territorio – commenta Giordano Zambrini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola, analizzando la situazione politica locale e il caos istituzionale che si è venuto a creare nelle scorse settimane.
L’associazione è preoccupata perché il Comune, insieme al Circondario, è il punto di riferimento per i cittadini e le attività produttive, comprese quelle agricole, che hanno bisogno di progettualità e non di uno stallo istituzionale.
“Il sindaco – continua Zambrini – ha la precisa responsabilità di sostenere e far crescere l’economia del territorio. Senza una guida le imprese e i loro progetti rischiano di rimanere bloccati per mesi. Ne è un esempio lampante in Con.Ami (Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale), vera “cassaforte” dell’Amministrazione. L’assenza di una guida fa sì che la “ricchezza” che passa da questo organismo e viene assegnata anche a progetti o necessità del settore agricole, rimanga momentaneamente utilizzata.
Penso, ad esempio, – sottolinea il presidente Cia – al progetto sul Distretto del biologico, del quale avevamo parlato alla ex sindaca e che stava proseguendo il suo iter, condiviso anche dalle aziende di gestione del territorio”.
Tutto da rifare, dunque, per un settore che avrebbe bisogno, invece, di un sostegno concreto per superare un’annata difficile e iniziare un’operazione di rilancio, in particolare della frutticoltura.
“L’assenza di un interlocutore territoriale arriva, peraltro in un momento difficilissimo per le aziende agricole, reduci da un’annata agraria che ha lasciato strascichi pesanti, tanto che la redditività del settore frutticolo è forse al minimo storico. E in queste situazioni c’è un bisogno urgente di avere un dialogo con chi ci governa a livello locale anche per raggiungere, attraverso il loro sostegno, canali regionali e nazionali. Auspichiamo – conclude Giordano Zambrini – che le prossime elezioni amministrative consegnino al nostro Comune un nuovo sindaco e una nuova maggioranza coesa che, con senso di dovere e responsabilità, diventi un punto fermo per almeno cinque anni. Perché i cittadini e le imprese, in questi tempi incerti a livello economico, hanno bisogno di stabilità istituzionale e di qualcuno a cui rivolgersi, che condivida bisogni e progetti”.