“Una annata iniziata male per gli agricoltori, con conclusioni non rosee aggravate dall’allagamento di centinaia di ettari di campi coltivati a Finale Emilia dovuto al cedimento dell’argine del Diversivo di Burana”
Alberto Notari, presidente di Cia -Agricoltori Italiani di Modena, sottolinea la difficoltà delle imprese nel corso dell’annata 2019
“Ringraziamo il Consorzio di Burana che si è attivato in tempi rapidi in un contesto di emergenza idrogeologica generale che lo ha impegnato giorno e notte”
MODENA, 18 NOVEMBRE 2019 – “Una annata iniziata male per gli agricoltori, con conclusioni non rosee aggravate dai danni arrecati delle piogge di novembre e, per non farci mancare nulla, l’allagamento di centinaia di ettari di campi coltivati a Finale Emilia dovuto al cedimento dell’argine del Diversivo di Burana”.
Il presidente di Cia – Agricoltori italiani di Modena, Alberto Notari, sottolinea l’enorme difficoltà delle imprese dovuta ad un 2019 caratterizzato da un calo enorme della produttività rispetto all’anno scorso e rispetto alla media degli ultimi 30 anni.
“Siamo moto preoccupati da questo episodio che aggrava una situazione già critica per gli agricoltori – precisa Notari – e ci auguriamo, fatta la conta dei danni, che i disagi provocati dall’acqua alle imprese siano limitati, ma ne dubito. I nostri tecnici sono sul posto per fare le prime stime, ma è prematuro quantificare l’entità delle perdite. Riguardo all’argine che ha ceduto, va il nostro ringraziamento al Consorzio di Burana che si è attivato in tempi rapidi per contrastare la fuoriuscita dell’acqua e ripristinare la sponda – conclude Notari – in un contesto di emergenza idrogeologica generale che lo ha impegnato giorno e notte”.