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Parte la lotta alla cimice asiatica. Al via anche il ristoro dei danni

cimice asiatica

Con la firma da parte del direttore generale del ministero dell’Ambiente del decreto che autorizza l’Emilia-Romagna, insieme ad altre quattro Regioni dell’Italia settentrionale (Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia), al rilascio in campo aperto della vespa samurai, è partito il piano di contrasto al pericoloso parassita che, dalla sua comparsa nelle campagne del Nord Italia, ha provocato danni ingentissimi a molte coltivazioni, in primis la frutta (pesche, pere e mele).

Tutto è pronto, quindi, per il lancio in tappe successive di un piccolo esercito di oltre 65mila esemplari di vespa samurai in Emilia Romagna, 12 mila in Trentino Alto Adige, che saranno complessivamente impiegati nella guerra alla cimice.

Il programma regionale prevede il rilascio, in 300 punti distribuiti lungo i corridoi ecologici della Regione (aree verdi, lungo fiume, boschetti, ecc.) di 66.000 insetti, che andranno alla ricerca delle ovature di cimice asiatica per deporvi le proprie.

Tutti i punti di introduzione saranno riconoscibili per la presenza di un cartello informativo.

Inoltre sono state finalmente sbloccate le risorse destinate alle aziende agricole che hanno subito ingenti danni a causa della cimice asiatica. Come richiesto da Cia, i danni da cimice sono stati inseriti nella legge 102 sulle calamità. Le aziende possono procedere con le pratiche per i contributi.
A disposizione ci sono 80 milioni di euro stanziati dall’ultima legge di bilancio per tutti i territori delimitati a livello nazionale, di cui 40 milioni per quest’anno e l’altra metà ripartita in due tranche da 20 milioni ciascuna per gli anni 2021 e 2022.

Volantino Trissolcus japonicus

Ulteriori informazioni sul sito della Regione Emilia-Romagna

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