IMOLA

COMUNICATI STAMPA IMOLA

La primavera anticipata, anticipa i problemi degli agricoltori nelle campagne imolesi

“Chiamarli cambiamenti climatici è ormai un eufemismo, questo è il nostro clima, che si è “stabilizzato” negli ultimi anni e con il quale dobbiamo fare i conti. Un clima che molto spesso non è più adatto all’agricoltura che conosciamo, perché caratterizzato da inverni brevi e miti che somigliano più alla primavera ed estati siccitose, alternate a precipitazioni di natura spesso violenta e distruttiva – spiega Giordano Zambrini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola, osservando l’attuale situazione nelle campagne.

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Migliaia di agricoltori a Ferrara per dire stop alla crisi

Una mobilitazione straordinaria e unitaria di agricoltori, lavoratori del settore e di tutto il mondo economico e politico del Nord Italia. Oggi sono scesi in piazza a Ferrara 300 trattori e oltre 5000 produttori provenienti da tutte le province dell’Emilia-Romagna, ma anche da Veneto, Trentino Alto Adige, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, per chiedere risorse e azioni di sostegno concrete per un settore in crisi profonda. Insieme a loro anche un centinaio di agricoltori imolesi di Cia Imola, che ha aderito da subito alla mobilitazione, viste le tematiche di cruciale interesse per il settore.

La manifestazione, voluta e organizzata da Agrinsieme Ferrara – il coordinamento di Cia – Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – è iniziata con un corteo di  trattori agricoli arrivati in città da tutta la provincia di Ferrara ed è proseguita con il lungo e animato corteo di agricoltori, occupati in agricoltura, rappresentanti dei sindacati, del mondo economico ferrarese e dei sindici del territorio, che ha percorso le vie della città fino alla piazza principale di Ferrara dove si sono tenuti i discorsi degli organizzatori e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Tutti uniti per chiedere a gran voce, come era accaduto lo scorso 18 settembre, che vengano date risorse adeguate al settore agricolo, come ha ribadito nel corso della manifestazione anche Giordano Zambrini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola.

“Abbiamo aderito da subito alla mobilitazione di Agrinsieme Ferrara – ha detto il presidente – per ribadire che il mondo agricolo sta attraversando due crisi senza precedenti: quella fitosanitaria causata dalla cimice asiatica e da altre gravi fitopatologie capaci di decimare intere colture frutticole e non solo e quella dei prezzi di mercato, che non coprono i costi di produzione sostenuti dalle aziende e non consentono di generare reddito. Un gap, quello dei prezzi, aggravato anche dai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti e dalla Russia, che hanno chiuso importanti sbocchi per l’export dei nostri prodotti. Poi, naturalmente, c’è la mancata valorizzazione delle materie prime agricole lungo le filiere, con gli agricoltori che sono il primo anello della produzione e l’ultimo in termini di riconoscimento di valore. Oggi a Ferrara eravamo in tanti a chiedere più risorse e azioni concrete per superare la crisi, perché gli agricoltori e chi è occupato nel settore non può farcela da solo ad affrontare una nuova annata agraria, senza liquidità e prospettive. Auspico, inoltre, che ci sia in futuro una maggiore unità del mondo agricolo, che dovrebbe rimanere coeso soprattutto in queste occasioni”.

 

E da Stefano Bonaccini, sono arrivate le prime risposte concrete alla piazza, a partire dall’impegno della Regione Emilia-Romagna, fino ai rapporti con l’Europa.

“Questa terra sta pagando un prezzo drammatico per la presenza della cimice che ha fatto gli stessi danni, in termini economici, del sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012. Le istituzioni devono lavorare insieme a sostegno dell’agricoltura per sollecitare risposte a tutti i livelli. Come Conferenza delle Regioni – ha continuato Bonaccini – abbiamo già detto al Governo che gli 80 milioni promessi non bastano, vogliamo almeno il doppio di quelle risorse per avere un risarcimento più cospicuo, che sia davvero di sostegno per le filiere frutticole. Da pochi giorni, inoltre, le banche hanno accettato di prorogare il pagamento dei mutui, attualmente per un anno, ma noi chiederemo di raddoppiare il periodo per dare ossigeno e liquidità alle aziende. Poi, naturalmente, come presidente del Consiglio e delle Regioni d’Europa incontrerò tutti i parlamentari europei perché l’Europa stanzi un fondo straordinario, altre centinaia di milioni di euro, per coprire tutti i danni di quella che è una vera e propria calamità naturale. Ci avrete al vostro fianco – ha concluso Il presidente della Regione Emilia-Romagna –  e vi garantisco che non ci dividerà la geografia o l’appartenenza politica, ma saremo insieme per combattere una lotta comune perché l’agricoltura rimanga un pezzo fondamentale della nostra economia”.

 

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Agrinsieme Ferrara: tutto pronto per la mobilitazione del 30 gennaio

FERRARA, 28 gennaio 2020 – Si scaldano, letteralmente, i motori per la più grande mobilitazione del settore agricolo degli ultimi anni, che si terrà a Ferrara il 30 gennaio. Voluta e organizzata da Agrinsieme Ferrara, la manifestazione ha già raccolto l’adesione dei sindacati dei lavoratori, preoccupati per la crisi produttiva e il calo occupazionale, dei sindaci del territorio ma anche di Confindustria, Confartigianato, Ascom, Confesercenti, Cna e Unima.

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Gli agricoltori imolesi in piazza a Ferrara il prossimo 30 gennaio

Una grande mobilitazione di tutti i produttori agricoli del Nord Italia per dire alla politica che è finito il tempo delle promesse non mantenute e delle risorse, destinate alle aziende colpite da cimice asiatica e crisi di mercato, bloccate o insufficienti. Il prossimo 30 gennaio a Ferrara ci saranno anche gli agricoltori di Cia – Agricoltori Italiani Imola alla manifestazione organizzata da Agrinsieme Ferrara, per sollecitare interventi urgenti e dare una prospettiva al settore primario in profonda difficoltà, come spiega Giordano Zambrini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola.

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Spese detraibili: obbligo del pagamento tracciato

La Legge di Bilancio 2020 ha stabilito che la detrazione al 19% per le spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2020, sarà applicata solo se pagate con un sistema tracciabile (carte di credito, bancomat, carte prepagate, bonifico bancario o postale, assegno bancario o circolare).

L’obbligo di pagamento tracciabile non si applicherà alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate con il SSN.

Ecco alcuni esempi di spese che hanno l’obbligo di pagamento tracciabile:

  • Spese per visite mediche presso strutture private o medici specialisti non accreditati con il SSN
  • Spese d’istruzione scolastiche e universitarie
  • Spese per canoni di locazione studenti fuori sede
  • Spese sport ragazzi
  • Spese funebri
  • Spese veterinarie
  • Spese per addetti all’assistenza personale come ad esempio le badanti
  • Spese di assicurazione (vita, infortuni, ecc.)
  • Spese per addetti all’assistenza di non autosufficienti
  • Spese per abbonamento al trasporto pubblico locale
  • Spese di intermediazione acquisto prima casa
  • Spese per ricoveri o interventi presso strutture private non accreditate

Per ogni ulteriori chiarimento, potete contattare gli uffici fiscali/CAF di riferimento.

Herbert Dorfmann ha incontrato i giovani agricoltori di Cia Imola

Herbert Dorfmann, deputato al Parlamento Europeo e membro della Commissione Agricoltura è volato a Imola per incontrare i giovani imprenditori agricoli di Cia – Agricoltori Italiani Imola e parlare del futuro del settore, dopo un anno difficile dal punto di vista produttivo ed economico. Una visita voluta dall’associazione per sottolineare l’importanza dell’Europa nel rilancio dell’agricoltura, anche alla luce della nuova Pac e delle misure che conterrà per favorire il ricambio generazionale.

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Lo stallo istituzionale rischia di bloccare gli interventi per il settore agricolo

“Siamo sconcertati e preoccupati per la scelta di Manuela Sangiorgi, ormai ex sindaca di Imola, di dimettersi dalla carica, dopo poco più di un anno dall’insediamento e con una maggioranza chiara per governare. Certamente ogni amministratore ha il diritto di farlo se cambiano le condizioni, ma credo che questa presa di posizione sia un atto irresponsabile, che avrà inevitabilmente ripercussioni anche sulle aziende agricole del territorio – commenta Giordano Zambrini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola, analizzando la situazione politica locale e il caos istituzionale che si è venuto a creare nelle scorse settimane.

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Aziende agricole bolognesi ancora a “Bocca asciutta”

Aziende agricole a vocazione biologica e integrata che aspettano ancora i pagamenti dei contributi del Piano di Sviluppo Rurale per domande presentate addirittura nel 2017. Una situazione che preoccupa Giordano Zambrini, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Imola che, insieme ad Andrea Arcangeli, responsabile sindacale dell’associazione, ha incontrato nei giorni scorsi Daniele Dosualdo, il nuovo dirigente dello STACP (Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca) di Bologna e Fabio Falleni, responsabile delle misure a superficie del PSR.

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