Slide presentate nella serata del 4 marzo 2024, rispettivamente di Cia Emilia-Romagna e del Condifesa Ravenna, a supporto dell’approfondimento e della discussione.
In riferimento alle norme di condizionalità, nello specifico alle Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali n. 8 (Bcaa8) che prevede:
“l’obbligo di destinare e mantenere una percentuale minima del 4% dei seminativi ad aree ed elementi non produttivi, il cui ’obbligo può essere soddisfatto con l’utilizzo di terreni a riposo (Set-Aside) oppure con l’utilizzo di elementi caratteristici del paesaggio, fasce tampone, fasce inerbite, margini dei campi, siepi, essenze mellifere, ecc., ma non può essere soddisfatto con la semina di piante azotofissatrici”
Con la pubblicazione del Reg. Ue 587 del 13 febbraio 2024 da parte della Comunità Europea, che dovrà essere adottato dallo stato membro Italia che prevede per il solo anno 2024 la deroga al primo requisito della norma Bcaa8, ovvero:
“In deroga al primo requisito della norma relativa alle buone condizioni agronomiche e ambientali dei terreni (Bcaa8), gli Stati membri possono decidere che, per l’anno di domanda 2024, gli agricoltori e gli altri beneficiari soggetti a tale norma possano soddisfare il primo requisito della stessa destinando una percentuale minima di almeno il 4 % dei seminativi a livello di azienda agricola a:
superfici ed elementi non produttivi, compresi i terreni lasciati a riposo;
le colture azotofissatrici;
colture intercalari.
Le colture intercalari e le colture azotofissatrici sono coltivate senza l’uso di prodotti fitosanitari. Gli Stati membri utilizzano un fattore di ponderazione di 1 per le colture intercalari.
Le decisioni adottate dagli Stati membri in applicazione si attuano a decorrere dal 1° gennaio 2024.
In pratica, salvo variazioni che potrebbero esservi nell’adozione del decreto applicativo da parte dello stato membro Italia, che dovrebbe avvenire entro 15 giorni dalla pubblicazione del Reg. Ue 587, per il solo anno 2024 il 4% di terreno destinato ad elementi non produttivi, potrà essere coltivato con colture azotofissatrici quali per esempio lenticchie, piselli, fave, erba medica, ecc., oppure con colture intercalari. Il fattore di ponderazione sarà 1.
Dette colture dovranno essere coltivate senza l’uso di prodotti fitosanitari, per mantenere validi i principi ambientali dettati dalla Pac.
Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia Romagna di riferimento.
In vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, che in Romagna interessano 50 Comuni, Cia Romagna ha preparato un Documento con i temi e le priorità da sottoporre ai candidati sindaco, abbracciando sia l’ambito romagnolo sia quello più specificamente locale.
Gli incontri con i candidati sindaco sono in corso e Cia Romagna sta loro illustrando le questioni che riguardano il mondo agricolo e che impattano anche con gli ambiti più generali del tessuto economico, sociale e ambientale dei territori.
Nel Documento che Cia Romagna ha redatto, e che consegna ai candidati, viene anche sottolineato il ruolo che i Comuni, per le proprie competenze, possono avere a sostegno del settore primario.
Russi (RA) – Andrea Graziani, presidente territoriale Cia zona di Ravenna e Russi, e Danilo Donati, tecnico responsabile territoriale Cia di Ravenna e Russi, hanno incontrato Valentina Palli, sindaca uscente e candidata per il centrosinistra nel Comune di Russi. Come per gli altri incontri sono stati affrontati i temi legati al settore primario e al suo indotto ed è stato consegnato il Documento preparato da Cia Romagna. Questa è stata anche l’occasione per chiedere chiarimenti sul tema legato ai contributi che spettano al Comune di Russi per il progetto della centrale a biomasse in seguito alla dismissione dello zuccherificio. Si tratta di contributi importanti per il Comune, la cui dotazione si riversa su opere per la manutenzione stradale e per altri interventi di miglioria del territorio. Nella sua riunione del 10 giugno, il Consiglio territoriale Cia di Ravenna e Russi approfondirà anche questo argomento.
Mercato Saraceno e Borghi (FC) – il 16 maggio sono stati incontrati i candidati sindaco del centrosinistra per il Comune di Mercato Saraceno, Monica Rossi (sindaca uscente) e per il Comune di Borghi, Angelo Dario Placca. A entrambi gli incontri era presente l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi. Per Cia Romagna ha partecipato il vicepresidente Matteo Pagliarani. Fra i temi trattati i bandi regionali dedicati all’agricoltura, la competitività delle aziende, la questione della fauna selvatica, aree interne, agriturismi e multifunzionalità. Inoltre, è stato fatto il punto sulla situazione delle produzioni agricole in seguito agli eventi alluvionali dello scorso anno.
Brisighella e Casola Valsenio (Ra) – Il 13 maggio si è svolto a Brisighella l’incontro coi candidati sindaco del centrosinistra per il Comune di Brisighella e per il Comune di Casola Valsenio, rispettivamente Loris Naldoni e Maurizio Nati. Al centro la valorizzazione della collina e la collaborazione fra amministratori ed enti locali dei tre comuni collinari della romagna faentina (Riolo Terme, oltre i due già citati). Presenti anche le associazioni di categoria che hanno portato il loro contributo all’approfodimento. Per Cia Romagna ha partecipato Stefania Malavolti, presidente territoriale Cia zona di Faenza.
Villafranca (FC) – Il 22 aprile scorso all’azienda agricola F.lli Villa si è svolto un incontro con il candidato sindaco del centrosinistra per il Comune di ForlìGraziano Rinaldini. Al confronto tematico sul settore agricolo ha partecipato anche l’Assessore regionale all’agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi. Molte le aziende agricole presenti. In rappresentanza di Cia Romagna c’era il Direttore Alessia Buccheri. Fra i temi affrontati:
la necessità di semplificare gli aspetti burocratici per favorire l’impiego di manodopera estera, che rappresenta la maggiore parte della forza lavoro del settore.
Segnalata anche l’esigenza di snellire i percorsi autorizzativi al fine di implementare la costruzione di riserve idriche per una migliore gestione della risorsa acqua.
Illustrate al candidato sindaco Rinaldini e all’Assessore Mammi anche le problematiche sulla gestione del rischio, verificatesi nella presente campagna assicurativa.
Bassa Romagna – Il 17 aprile Cia Romagna ha incontrato i candidati sindaco del centrosinistra e del centrodestra dell’Unione deiComuni della Bassa Romagna, dove sono otto su nove leAmministrazioni in corsa per le elezioni comunali. Per entrambi gli incontri si è partiti da uno dei punti fermi di quest’area che è la presenza preponderante dell’agricoltura e l’elevato numero di aziende agricole.
I temi fondamentali sottolineati ai candidati sindaco sono in sintesi:
indotto economico in termini di occupazione e reddito creato dalle aziende agricole sul tutto il territorio;
viabilità nelle campagne;
connessione internet nelle campagne;
snellimento della burocrazia sia in generale sia nello specifico per quanto riguarda gli impianti antibrina;
infrastrutturazione viaria in aree cittadine specialmente durante periodi critici e nelle zone con stabilimenti di consegna-ritiro-lavorazione dei prodotti agricoli,
problematica animali selvatici;
attenzione alle criticità dello stato dei fiumi e dei fossi;
presenza di piste ciclopedonali su aree agricole;
agrifotovoltaico;
problematica della sicurezza per le aziende agricole,
problematica rifiuti non agricoli gettati nei fossi e nelle aziende;
ruolo delle aziende agricole nella “manutenzione del territorio”.
maggiore coinvolgimento delle associazioni agricole nella stesura e revisione dei regolamenti a livello di Unione di Comuni (PUG, Regolamento d’Igiene e altri).
I candidati sindaco del centrosinistra, tutti presenti, sono stati incontrati alle 18 nella sede del PD di Cotignola dove sono state invitate le organizzazioni agricole. Per Cia Romagna ha partecipato una delegazione della Cia Bassa Romagna composta dal presidente territoriale Stefano Folli, dal responsabile territoriale Gian Marco Spada, dall’associato Alessandro Patuelli.
L’incontro con i candidati del centrodestra, tutti presenti (a parte per Cotignola, dove ancora non è stato individuato), si è svolto nella sede Cia di Lugo alle 20.30. A condurre l’incontro, che ha visto la partecipazione di molti associati, il presidente territoriale Cia zona Bassa Romagna Stefano Folli insieme a Miriam Bergamo, responsabile provinciale del Patronato Inac Ravenna.
Forlimpopoli – Il 17 aprile Matteo Pagliarani, vicepresidente di Cia Romagna, ha incontrato, con una delegazione, la sindaca uscente del Comune di Forlimpopoli, Milena Garavini, candidata del Pd per il centrosinistra. Fra i temi messi in evidenza da Pagliarani per Forlimpopoli, comune con circa 400 aziende agricole, troviamo:
la multifunzionalità delle imprese agricole;
l’importanza dell’eduzione alimentare con informazioni non ideologiche e strumentalizzate;
la sicurezza dello spazio delle aziende agricole;
il ruolo dell’agricoltura nella tutela dell’ambiente e nella cura del territorio;
maggior coinvolgimento delle associazioni agricole per i Piani urbanistici e i Regolamenti (ad esempio il Pug)
sburocratizzazione degli atti per le imprese (ad esempio Scia e Dia) per una maggiore funzionalità per chi fa impresa e impresa agricola.
Cesena – Nei mesi precedenti, a Cesena, il vicepresidente vicario Lorenzo Falcioni e il responsabile di zona Antonio Bonelli, hanno incontrato il candidato Marco Casali con una delegazione del centrodestra.
Lugo, 17 aprile Cia – Incontro con i candidati sindaco del centrodestra della Bassa RomagnaCesena, 20 febbraio Cia – Incontro con Marco Casali
In attuazione del Decreto Ministeriale 06284571 del 13 novembre 2023, e del Decreto Ministeriale n° 684904 del 13 dicembre 2023 che integra il primo decreto, sono state emanate da Agea in data 9 febbraio 2024 le Istruzioni Operative n° 10, riguardanti i sostegni alle imprese agricole coinvolte crisi produttivi della Pera e del Kiwi per la campagna 2023.
Lo stanziamento per le suddette filiere è di Euro 23 milioni così suddiviso:
filiera frutticola della pera (Pyrus communis L.): 18 milioni di euro;
filiera frutticola del kiwi (Actinidia chinensis): 5 milioni di euro.
La finalità dei decreti sopra citati sono quelli di:
sostenere le filiere frutticole della pera e del kiwi che negli anni 2022 e 2023 abbiano destinato superficie agricola alla coltivazione delle pere e dei kiwi, a condizione che abbiano subito un decremento del valore della produzione dell’anno 2023 (1gennaio – 31 dicembre 2023), superiore al 30 per cento rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno precedente;
contrastare le conseguenze economiche derivanti dalla forte crisi dei settori, dovuta ad una serie concomitante di eventi climatici e naturali quali, tra gli altri, fitopatie, fitofagi, gelate, siccità, grandine, sono destinate, alle aziende agricole.
Per accedere ai contributi le aziende devono:
essere titolari di Fasciolo Aziendale, ovvero essere iscritti all’anagrafe delle aziende agricole, con fascicolo debitamente validato;
aver destinato superficie agricola alla coltivazione delle Pere e dei Kiwi, che deve essere dichiarata nel Piano di coltivazione grafico alla data del 15 maggio di ciascun anno.
Aver avuto un decremento del valore della produzione dell’anno 2023, superiore al 30 per cento rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno precedente.
L’ Importo dell’aiuto è pari a:
2.000 €/ettaro per le pere;
1.500 €/ettaro per il kiwi ;
Il massimale concedibile per azienda non può superare il valore del decremento di produzione registrato nell’anno 2023 per gli ettari coltivati, al netto di eventuali altri aiuti pubblici o indennizzi assicurativi di polizze agevolate spettanti al richiedente l’aiuto e nel rispetto del regime de minimis .
Le domande verranno messe in compilazione da Agea sull’applicativo Sian, e saranno presentabili dal 14 marzo 2024 al 15 aprile 2024.
Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia di riferimento.
Si informa che la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini intende sostenere le micro e le PMI delle province di Forlì-Cesena e di Rimini per contrastare e prevenire i danni derivanti da eventi calamitosi e da cambiamento climatico, attraverso la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti e azioni finalizzate a favorire la protezione delle persone e dei beni aziendali, nonché la continuità dell’attività imprenditoriale.
Possono partecipare le imprese delle province di Forlì-Cesena e di Rimini che intendono effettuare investimenti/interventi(quindi sono investimenti ancora da effettuare) a protezione della propria attività da eventi avversi di tipo calamitoso causati da piogge alluvionali, inondazioni ed esondazioni, siccità, gelate, nevicate, vento.
Possono partecipare le imprese:
Che abbiano sede legale o operativa nelle province di Forlì-Cesena e di Rimini, a condizione che l’investimento/intervento sia effettivamente realizzato in sedi di tipo operativo, dove si svolge l’attività produttiva dichiarata, e sia coerente con tale attività (principale, prevalente o secondaria);
siano in regola con il pagamento del diritto annuale, anche a seguito di eventuale regolarizzazione, fino all’anno 2023 compreso;
siano in regola con gli obblighi contributivi per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS, INAIL e CNCE, come comprovato da apposita visura DURC.
non abbiano forniture di servizi in corso di erogazione con la Camera di commercio della Romagna ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135.
La mancanza dei requisiti sopra elencati comporta l’immediata esclusione dal bando (ad eccezione del requisito di cui alla lettera b), sanabile a seguito di regolarizzazione).
Per il DURC quindi deve essere in regola sempre fin dal momento di presentazione della domanda in quanto una sua irregolarità non è sanabile a posteriori.
SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili le spese riferite all’acquisto di beni per far fronte a possibili danni causati da calamità naturali, per migliorare la risposta alle emergenze e per la prevenzione, quali:
barriere frangi acque/paratie;
strutture per elevare materiali e macchine;
serramenti a tenuta stagna antiallagamento;
sistemi di canalizzazione e/o recupero dell’acqua (ad esempio: pavimentazione galleggiante con annesso sistema di pompe di dispersione per convogliare l’acqua in pozzetti dedicati, scollegati dal sistema fognario);
attrezzature e macchinari per la rimozione e movimentazione di terra, fango e neve;
rilevatori antiallagamento;
generatori elettrici;
motopompe;
sistemi di stoccaggio e riciclo dell’acqua (piovana, di scarico);
reti, pannelli e altri mezzi frangivento o antigelo;
sistemi di riscaldamento e protezione di piante e colture in pieno campo, sistemi di irrigazione antibrina;
sistemi di comunicazione e diffusione di segnali di emergenza ed evacuazione, oltre a quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro;
sistemi di assorbimento e contenimento di sostanze disperse nell’ambiente oltre le previsioni di legge;
sistemi di videosorveglianza per il monitoraggio di zone non presidiate da personale, purché collegati a sensori e/o sistemi di allarme attivabili in caso di pericolo causato dagli eventi di cui all’art. 2 comma 1;
interventi di desigillazione delle aree esterne di pertinenza, a condizione che riguardino almeno il 30% della superficie cementata/asfaltata e che comporti una trasformazione a verde di un minimo di 100mq, da documentare nel preventivo del fornitore.
Le spese si intendono al netto dell’IVA, o altre imposte o tasse, il cui computo non rientra nelle spese ammissibili.
Sono inoltre escluse spese relative a:
trasporto, spedizione, commissioni bancarie e, in genere, tipologie di spesa non riconducibili all’elenco di cui sopra;
beni e materiali di consumo;
spese per adeguamenti a norme di legge;
spese a completamento di interventi già avviati;
spese per canoni, abbonamenti o simili.
La domanda dovrà fare riferimento ad investimenti/spese programmati e ancora da realizzare, il cui costo da sostenere deve essere documentato con preventivi.
I preventivi devono essere intestati all’impresa richiedente ed essere redatti da soggetti regolarmente abilitati su propria carta intestata, in lingua italiana (o accompagnati da traduzione) ed in euro. Non sono ammessi autopreventivi. Ogni preventivo deve contenere in maniera comprensibile la descrizione degli interventi a cui si riferisce e si devono evincere con chiarezza le singole voci di costo e il totale della spesa da sostenere. Inoltre, i preventivi dovranno essere datati e firmati dal fornitore e non potranno essere antecedenti al 01/02/2024.
MISURA DEL CONTRIBUTOIl contributo viene concesso fino ad un massimo del 50% dei costi ammissibili, fino ad un massimo di euro 10.000,00.Non saranno liquidati contributi di ammontare inferiore a 1.000,00 euro.
PRESENTAZIONE DOMANDEDalle ore 10:00 del 19/03/2024 alle ore 14:00 del 28/06/2024.
Le DOMANDE verranno valutate in ordine cronologico.
Possono essere beneficiari del presente avviso pubblico in relazione al tipo di intervento SRE01 persone fisiche che si insediano in agricoltura assumendo la responsabilità civile e fiscale di una azienda agricola per la prima volta e presentano domanda di premio di primo insediamento con allegato un Piano di Sviluppo relativo all’azienda agricola (PSA) oggetto d’insediamento.
Requisiti d’accesso:
essere maggiorenni, ma non avere ancora compiuto 41 anni:
presentare la domanda di accesso al presente bando inderogabilmente entro 24 mesi successivi all’apertura della partita iva o quello di modifica societaria ;
risultare iscritta ai registri della CCIAA;
predisporre un piano di sviluppo aziendale PSA che dovrà necessariamente risultare avviato in data successiva a quella di presentazione della domanda;
Obblighi:
impegnarsi a proseguire la conduzione diretta dell’azienda oggetto dell’insediamento per 5 anni dalla concessione del premio; inoltre, nel corso di durata del vincolo alla conduzione diretta da parte del giovane, non sono consentite operazioni di subentro, fusioni o incorporazioni societarie;
al fine di limitare il frazionamento fondiario, la costituzione della nuova azienda agricola da parte del giovane non deve derivare dalla suddivisione di un’azienda agricola preesistente in ambito familiare, di proprietà di soggetti parenti fino al 1° grado o di società in cui siano presenti soggetti parenti e affini fino al 1°grado. Tale limitazione sussiste anche nel caso in cui la nuova azienda derivi da cessione di parte dei terreni, condotti in affitto da società, di proprietà anche per quota di soggetti parenti/affini del richiedente fino al 1°grado.
A conclusione del piano il giovane deve avere raggiungimento le capacità professionali e della qualifica di Imprenditore agricolo professionale (IAP)/Coltivatore diretto.
Le risorse finanziarie allocate a favore del presente avviso pubblico ammontano ad Euro 15.000.000,00 relativamente all’intervento SRE01 e ad Euro 15.000.000,00 relativamente all’intervento SRD01. Il premio di primo insediamento avrà un valore pari a 60.000 Euro per gli insediamenti in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici e 50.000 Euro nelle altre zone. Il PI dovrà avere un importo minimo di spesa ammissibile pari a 10.000 Euro in zona con vincoli naturali o altri vincoli specifici e 20.000 Euro nelle altre zone.
Il singolo PI sarà soggetto ad un tetto di spesa ammissibile pari ad euro 250.000,00. Ѐ data facoltà all’impresa di presentare un PI di importo superiore al massimale di spesa ammissibile, fermo restando che detto importo verrà ricondotto al massimale previsto. L’ aliquota di sostegno applicabile è pari al 50% della spesa ammissibile. L’importo massimo di spesa ammissibile per ciascun beneficiario dell’intervento SRD01 per la durata dell’intero periodo di programmazione è pari ad Euro 3.000.000
La domanda di premio a valere sul tipo d’intervento SRE01 e l’eventuale domanda di contributo ad essa collegata sul tipo d’intervento SRD01 dovranno essere presentate entro il termine perentorio delle ore 13.00 del 30 aprile 2024.
Per approfondimenti contattare gli uffici Caa di riferimento.
Ritorna l’appuntamento “La Cia incontra gli associati”, la serie di incontri organizzati da Cia Agricoltori Italiani Romagna che verte sull’attività dell’organizzazione e sui principali temi di attualità. Nel 2024 gli incontri riguarderanno principalmente le tematiche legate alle calamità che hanno colpito la Romagna nel 2023. Sarà approfondito lo stato dell’arte dei provvedimenti e quali potranno essere le prospettive future.
Con la delibera n° 51 del 15/01/2024 la Regione Emilia-Romagna prevede di finanziare vari interventi legati alla forestazione quali “impianti di forestazione/imboschimento di terreni non agricoli” e “investimenti produttivi forestali – azione 1 interventi selvicolturali“. Di seguito alcune informazioni sui due interventi (SRD10 e SRD15) e le schede di sintesi. La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 aprile 2024. Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia di riferimento.
1) Intervento SRD10 – impianti di forestazione/imboschimento di terreni non agricoli.
Realizzazione di imboschimenti naturaliformi su superfici non agricole: impianti naturaliformi con finalità multiple (ambientali, paesaggistiche, ricreative nonché produttive- legno, legname e tartufi), realizzati utilizzando specie forestali arboree e arbustive autoctone di origine certificata, anche micorrizzate, adatte alle condizioni ambientali locali, al fine di creare nuove superfici forestali permanenti. Le superfici su cui viene realizzato l’imboschimento non sono reversibili.
L’Azione SRD15.1 sostiene investimenti selvicolturali volti a migliorare il valore economico dei popolamenti forestali e la qualità dei prodotti forestali (legnosi e non legnosi) ritraibili dal bosco e connessi all’esecuzione delle utilizzazioni forestali e della coltivazione del bosco. L’investimento è quindi volto a coprire le spese necessarie per poter realizzare una silvicoltura produttiva e sostenibile e piantagioni legnose produttive garantendo al contempo obiettivi ambientali e di adattamento al cambiamento climatico.