Pubblicato nuovo decreto semplificazione Pac

Con la pubblicazione del  D.M. 0289235 del 28 giugno 2024, ovvero il Decreto semplificazione, sono state apportate le modifiche al D.M. 660087 del 23/12/2023.

Prima di tutto (Art. 7) per l’anno 2024 viene prorogata la scadenza per la presentazione  della Domanda Unica  e Psr per superficie al  mercoledì 31 luglio 2024.

La presentazione tardiva delle domande e la modifica in aumento delle stesse è possibile fino a lunedì 26 agosto 2024, con una penalità dell’1% al giorno per ogni giorno lavorativo. Per quanto concerne le modifiche in aumento delle domande iniziali la penalità si applica alla sola parte incrementale.

Dopo il 26 agosto le modifiche delle domande iniziali in aumento e la presentazione di domande in ritardo non sarà più possibile. 

L’ecoschema 5 (art. 2) viene suddiviso su due livelli:

  • Livello 1: destinazione del 4% dei seminativi aziendali a superfici improduttive, compresi i terreni lasciati a riposo;
  • Livello 2: mantenimento di una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere) a perdere, spontanee o seminate, nelle superfici con colture arboree o a seminativo.

 Per l’anno di domanda 2024, possono accedere al pagamento del livello 1 i beneficiari con superficie a seminativo maggiore di 10 ettariNei successivi anni di domanda, possono accedere al pagamento del livello 1 tutti i beneficiari che destinano il 4% dei seminativi aziendali a terreni a riposo.

Per quanto riguarda la condizionalità il nuovo decreto stabilisce che ( All.1):

1) Bcaa 7 – Rotazione delle colture nei seminativi, ad eccezione delle colture sommerse

Viene confermato l’obbligo della “rotazione” colturale, così come previsto dall’attuale normativa e viene introdotta in alternativa la “diversificazione” colturale, come la conoscevamo con la vecchia programmazione, che potranno coesistere.

Prevedere una diversificazione colturale, nel periodo compreso tra il 9 aprile e il 30 giugno, nel rispetto dei seguenti requisiti minimi:
a. se la superficie aziendale a seminativo è superiore a 10 ettari fino a 30 ettari, la diversificazione consiste nella coltivazione di almeno due colture diverse sui seminativi. La coltura principale non supera il 75 % di detti seminativi;
b. se la superficie aziendale a seminativo è superiore a 30 ettari, la diversificazione consiste nella coltivazione di almeno tre colture diverse sui seminativi. La coltura principale non occupa più del 75 % e le due colture principali non occupano insieme più del 95 % di tali seminativi.

Si precisa che per “diversificazione colturale” si intende:
1.colture appartenenti a generi botanici differenti;
2.colture appartenenti ad una specie diversa nel caso di brassicacee, solanacee e cucurbitacee;
3.terreni lasciati a riposo;
4.erba o altre foraggere.

Sono esentate le aziende: 

a) cui seminativi sono utilizzati per più del 75% per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio, costituiti da terreni lasciati a riposo, investiti a colture di leguminose o sottoposti a una combinazione di tali tipi di impieghi;
b)la cui superficie agricola ammissibile è costituita per più del 75% da prato permanente, utilizzata per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio o investita a colture sommerse per una parte significativa dell’anno o per una parte significativa del ciclo colturale o sottoposta a una combinazione di tali tipi di impieghi;
c)con una superficie di seminativi fino ai 10 ettari;
d) i cui seminativi sono costituiti da colture sommerse;

Le superfici coltivate con metodo biologico o che aderiscono al sistema di qualita’ nazionale per la produzione integrata SPQNI sono considerati conformi ( ipso facto).

In pratica un produttore potrà scegliere, per soddisfare i vincoli previsti dalla norma di condizionalità per la Bcaa7 se effettuare la rotazione o la diversificazione colturale, oppure entrambe.

2) Bcaa 8 – Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio e divieto di potatura delle degli alberi nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli – (All.1)

La norma BCAA 8, ai sensi del paragrafo 3 dell’allegato al regolamento (UE) 2024/1468, è stata modificata con eliminazione del requisito relativo alla percentuale minima della superficie agricola da destinare a superfici o elementi non produttivi ovvero non c’è più l’obbligo da parte degli agricoltori con più di 10 ha di seminativo di lasciare il 4% della superficie a riposo che diventa facoltativa, con possibilità di contributo attraverso l’Ecoschema 5 livello 1.

Presidio agricoltori 8 luglio 2024, selezione rassegna stampa

TgR Emilia-Romagna ore 14 e ore 19.30, 8 luglio, servizio al minuto 4.26 https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/notiziari/video/2024/07/TGR-Emilia-Romagna-del-08072024-ore-1400-d4c8d01c-6f5c-4823-a492-18b4be5dd79a.html

Rainews, https://www.rainews.it/tgr/emiliaromagna/articoli/2024/07/vogliamo-ripartire-la-protesta-degli-agricoltori-alluvionati-6781cd32-8c94-487a-99e6-e09d98546a89.html

Sky, https://video.sky.it/news/cronaca/video/faenza-agricoltori-un-anno-dallalluvione-pochi-aiuti-938491

TG4, intervista a Betti (Confagricoltura), Patrizi (Legacoop Romagna), Malavolti (Cia Romagna), Massimo Isola sindaco di Faenza https://media.datastampa.it/media/20240709/20240709-rete_4-tg4_ultimora_0620-074217690m.mp4

Studio Aperto, intervista a Betti (Confagricoltura), Patrizi (Legacoop Romagna), Malavolti (Cia Romagna), Massimo Isola sindaco di Faenza https://media.datastampa.it/media/20240709/20240709-italia_uno-studio_aperto-la_giornata_0155-072809337m.mp4

Teleromagna, https://teleromagna.it/it/attualita/2024/7/8/faenza-alluvione-agricoltori-in-protesta-50-percent-dei-rimborsi-respinti-video

ravennawebtv, con intervista anche a Michele de Pascale, presidente Provincia di Ravenna https://www.youtube.com/watch?v=QltoWSe0S7A

ravennawebtv, serivizio generale, https://www.youtube.com/watch?v=UtK5v1EZORk

ansa, https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2024/07/08/alluvione-protesta-agricoltori-romagna-5-punti-per-ripartire_5ce9cc6a-eff3-4877-b1cb-714032c3b00a.html

askanews, https://askanews.it/2024/07/08/nel-ravennate-protesta-agricoltori-alluvionati-vogliamo-ripartire/

agrapress, https://www.agrapress.it/2024/07/alluvione-ravenna-le-richieste-di-confagricia-copagri-terra-viva-legacoop-agci

ravennanotizie, https://www.youtube.com/watch?v=ne5iDpwtits

ravennanotizie fotogallery, https://www.ravennanotizie.it/fotogallery/protesta-pacifica-degli-agricoltori-a-faenza-vogliamo-ripartire-e-servono-i-ristori-post-alluvione/

faenzanotizie, https://www.ravennanotizie.it/cronaca/2024/07/08/agricoltori-in-protesta-a-faenza-da-tutta-la-provincia-di-ravenna-vogliamo-ripartire-e-i-ristori-post-alluvione-non-arrivano/

ravennatoday, https://www.ravennatoday.it/foto/cronaca/vogliamo-ripartire-la-manifestazione-degli-agricoltori-alluvionati-foto-massimo-argnani/

ravenna24ore, https://www.ravenna24ore.it/notizie/economia-lavoro/2024/07/08/manifestazione-degli-agricoltori-alluvionati-vogliamo-ripartire/

Corriere Romagna, https://www.corriereromagna.it/ravenna/gli-agricoltori-alluvionati-chiedono-di-ripartire-de-pascale-meno-burocrazia-e-giungano-gli-indennizzi-DD849324

Il Resto del Carlino, https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/ristori-congrui-ai-danni-e-in-tempi-celeri-f9aaeba1

il corriere di bologna, https://ilcorrieredibologna.it/nel-ravennate-protesta-agricoltori-alluvionati-vogliamo-ripartire/

Corriere Ortofrutticolo, https://www.corriereortofrutticolo.it/alluvione-gli-agricoltori-ecco-5-punti-per-salvare-il-settore/

romagna notizie, https://www.romagnanotizie.net/cronaca/2024/07/08/agricoltori-in-protesta-a-faenza-da-tutta-la-provincia-di-ravenna-vogliamo-ripartire-e-i-ristori-post-alluvione-non-arrivano/

cesena notizie, https://www.cesenanotizie.net/cronaca/2024/07/08/agricoltori-in-protesta-a-faenza-da-tutta-la-provincia-di-ravenna-vogliamo-ripartire-e-i-ristori-post-alluvione-non-arrivano/

setteserequi, https://www.settesere.it/it/notizie-romagna-da-faenza-le-richieste-degli-agricoltori-alluvionati-vogliamo-ripartire-5-richieste-per-salvare-produzioni-redditi-e-posti-di-lavoro-n45548.php

ravennatoday, https://www.ravennatoday.it/cronaca/gli-agricoltori-alluvionati-protestano-per-chiedere-i-ristori-per-40mila-euro-di-danni-ho-ricevuto-un-rimborso-di-14-euro.html

sabato sera, https://www.sabatosera.it/2024/07/08/alluvione-agricoltori-del-circondario-al-presidio-faenza-chiediamo-al-governo-accelerare-sui-ristori/

terraevita, https://terraevita.edagricole.it/attualita/alluvione-in-romagna-una-proposta-in-5-punti-per-ripartire/

sestopotere, https://sestopotere.com/alluvione-presidio-degli-agricoltori-a-faenza-de-pascale-realizzare-al-piu-presto-la-messa-sicurezza-del-territorio/

setteserqui, https://www.settesere.it/it/notizie-romagna-lunedi-8-presidio-agricoltori-post-alluvione-a-faenza-localit-ponte-pieve-n45531.php

Il Piccolo, https://ilpiccolo.org/ilpiccolo/2024/07/presidio-agricoltori-alluvione/,

ravennatoday, https://www.ravennatoday.it/cronaca/alluvione-nuovo-presidio-degli-agricoltori-piu-rapidita-per-ristori-e-ricostruzione.html

italiafruitnews, https://www.italiafruit.net/alluvione-2023-agricoltori-romagnoli-in-protesta-per-accelerare-i-ristori

romagnanotizie, https://www.romagnanotizie.net/senza-categoria/2024/07/03/vogliamo-ripartire-presidio-degli-agricoltori-romagnoli-lunedi-8-luglio-per-accelerare-lerogazione-dei-ristori/

rimininotizie, https://www.rimininotizie.net/economia/2024/07/03/vogliamo-ripartire-presidio-degli-agricoltori-romagnoli-lunedi-8-luglio-per-accelerare-lerogazione-dei-ristori/

ravennatoday, https://www.ravennatoday.it/economia/vogliamo-ripartire-agricoltori-in-protesta-per-accelerare-i-ristori-post-alluvione.html

corriere romagna, https://www.corriereromagna.it/ravenna/alluvione-gli-agricoltori-alzano-la-voce-vogliamo-ripartire-lunedi-a-pieve-ponte-presidio-per-ristori-e-ricostruzione-CL841444

cesenanotizie, https://www.cesenanotizie.net/senza-categoria/2024/07/03/vogliamo-ripartire-presidio-degli-agricoltori-romagnoli-lunedi-8-luglio-per-accelerare-lerogazione-dei-ristori/

ravennanotizie, https://www.ravennanotizie.it/senza-categoria/2024/07/03/vogliamo-ripartire-presidio-degli-agricoltori-romagnoli-lunedi-8-luglio-per-accelerare-lerogazione-dei-ristori/

Domande di aiuto per danni indiretti nel settore avicolo causati dall’influenza aviaria

Con il DM n. 256203 del 07/06/2024 sono state disposte le modalità di attuazione del Reg. (UE) n. 2024/453 del 05/02/2024, al fine di compensare le perdite di reddito subite dai produttori di uova e pollame a seguito dell’insorgere di n. 23 focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità appartenente al sottotipo H5, rilevati e notificati, per i quali sono state applicate misure veterinarie e di polizia sanitaria tra il 1° gennaio 2022 e il 30 aprile 2022.

Beneficiari

Le misure eccezionali di sostegno al settore avicolo sono applicabili alle categorie merceologiche elencate all’art. 3, comma. 1 del Reg. (UE) n. 2024/453, riportate nel relativo file allegato.

Inoltre possono beneficiare delle suddette compensazioni i seguenti soggetti:

a) imprese produttrici di uova da cova
b) imprese produttrici di pulcini (incubatoi)
c) imprese di allevamento di pollastre, di ovaiole e di pollame da carne delle specie previste e svezzatori
d) allevamenti da riproduzione
e) centri d’imballaggio di uova
f) mattatoi e trasformatori (se aziende di produzione primaria)

Si precisa che, in caso di rapporto di soccida, sia il soccidante che il soccidario possono presentare domanda di aiuto, purché vertano su interventi distinti. Il danno viene comunque riconosciuto solo a chi lo ha effettivamente subito e che può dimostrarlo con documenti giustificativi probanti.

Ciascun richiedente può presentare 1 sola domanda di aiuto.

Scadenze

Le domande di aiuto dovranno essere compilate esclusivamente mediante l’utilizzo del Sistema informativo AGREA (SIAG) e presentate entro la data del 12/07/2024Sarà poi la stessa AGREA che provvederà, previa istruttoria, ad effettuare il pagamento spettante a ciascun richiedente avente diritto entro e non oltre il 30/09/2024.

Documentazione allegata in base agli interventi ammessi

1) Per tutti gli interventi: una dichiarazione/relazione attestante l’ubicazione dell’allevamento per cui si richiede l’indennizzo, dove si riporta il riferimento normativo (decreto, ordinanza…) che stabilisce l’entrata in vigore e il termine delle misure restrittive a seguito dei provvedimenti sanitari. In alternativa, una copia del suddetto provvedimento normativo da cui si desumono la “zona regolamentata” e il periodo di applicazione delle misure sanitarie o qualsiasi altra documentazione comprovante la presenza di restrizioni all’allevamento nel periodo oggetto del decreto e l’assenza di concessione delle deroghe previste dai dispositivi del Ministero della Sanità.

2) Per le perdite connesse a periodi di fermo prolungati nelle zone regolamentate, mancato accasamento e vuoto sanitario: copia del registro di allevamento, nonché ogni altro documento atto a comprovare il danno indiretto subito. 

Il giorno di inizio fermo obbligatorio corrisponde alla data di inizio dell’applicazione dei provvedimenti di istituzione delle zone soggette alle restrizioni sulla movimentazione degli animali e/o uova, mentre il giorno di fine fermo obbligatorio coincide con il giorno precedente all’accasamento. In caso di mancata ripresa della produzione per chiusura dell’attività, dopo il termine delle misure sanitarie, non sarà riconosciuto nessun indennizzo. 

Per il mancato accasamento, la quantificazione dei capi ammissibili al premio terrà conto del numero di medio dei capi allevati nei cicli precedenti al netto della mortalità, sulla base di regole comuni stabilite a livello nazionale.  

Nel caso in cui lo svuotamento sia avvenuto a causa dell’abbattimento degli animali per le misure dell’aviaria, l’indennizzo è concesso per tutto il periodo del vuoto sanitario e tale riconoscimento deve considerare tutti i sette giorni della settimana e conteggiare anche le frazioni di settimana

3) Per gli animali riproduttori o da allevamento, macellati anticipatamente: copia del registro di allevamento nel quale si evidenzia l’uscita anticipata di animali, e ogni documento utile a dimostrare il danno indiretto subito.

4) Per il prolungamento della durata di allevamento e ingrasso dovuto al divieto di trasferimento: copia del registro di allevamento nel quale si evidenzia il prolungamento di allevamento, con indicazione dei capannoni interessati e ogni documento utile a dimostrare il danno subito. Eventualmente, copia del contratto di natura commerciale concernente la fornitura di animali.

5) Per la perdita di valore di animali e di prodotti nelle zone regolamentate (compresa ogni altra documentazione probante il danno indiretto subito)

– copia della certificazione emessa dalle imprese di smaltimento e copia del registro dell’incubatoio per la distruzione di uova da cova e nel caso in cui le uova distrutte non abbiano potuto raggiungere l’incubatoio per divieti alla movimentazione, allegare anche copia del registro di allevamento e copia del registro di produzione delle uova da cova.

– copia della certificazione emessa dalle imprese di smaltimento per l’eliminazione/abbattimento del pollame.

– copia dei documenti di trasporto relativi alla consegna di uova da consumo o da cova presso il centro di sgusciatura o di disidratazione, e copia del registro dell’incubatoio per la trasformazione di uova in oviprodotti. Nel caso in cui le uova da cova non abbiano potuto raggiungere l’incubatoio per divieti alla movimentazione, allegare anche copia del registro di allevamento.

Per informazioni: Antonio Bonelli, 3317366060, responsabile zootecnia Cia Romagna.

Flavescenza dorata – programma regionale di contrasto. Previste visite nelle aziende

A seguito della recrudescenza della fitoplasmosi da Flavescenza dorata (FD) ed in considerazione dell’importanza della problematica per la produzione vitivinicola, il Settore fitosanitario e difesa delle produzioni ha predisposto, a partire dallo scorso anno, un programma triennale di azioni con l’obiettivo di contrastare la diffusione di questa pericolosa malattia. 
Per il 2024 le azioni riguarderanno:

  • Monitoraggio e controllo della malattia;
  • Monitoraggio e controllo del vettore Scaphoideus titanus;
  • Informazione e sensibilizzazione degli operatori coinvolti e delle associazioni;
  • Ricerca e sperimentazione

Anche quest’anno sarà dedicato particolare impegno all’attività di monitoraggio del territorio e di sensibilizzazione dei viticoltori, attraverso visite aziendali che avverranno nel periodo compreso tra la seconda metà di giugno e la fine di settembre.
L’attività in azienda, condotta dagli esperti fitosanitari, verterà su:
Informazione e confronto con l’agricoltore circa la biologia del patogeno, la sua trasmissione mediante il vettore Scaphoideus titanus, i sintomi e le strategie di prevenzione e controllo della malattia.
Controllo di un ettaro della superficie vitata dell’azienda, insieme all’agricoltore, volto a identificare eventuale sintomatologia.
Possibile campionamento di tralci di vite con sintomi riconducibili a Flavescenza, particolarmente nelle zone di nuovo insediamento della malattia.
Sarà richiesto ad ogni azienda individuata di garantire la piena collaborazione e la presenza del personale aziendale per tutta la durata della visita e concedere agli incaricati libero accesso alle superfici vitate e piante di vite coltivate.
Il personale incaricato si identificherà tramite tesserino di riconoscimento.

Al termine dell’ispezione verrà rilasciato un verbale con indicato i dettagli dell’attività svolta ed eventuali prescrizioni relative a misure fitosanitarie che l’azienda dovrà adottare.

Il servizio fitosanitario ha estratto un campione di aziende anche per CIA – Agricoltori Italiani

Sul portale web del Settore Fitosanitario è sempre disponibile la pagina dedicata alla Flavescenza Dorata, consultabile al link:https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/schede/avversita-per-nome/flavescenza/flavescenza-dorata-della-vite

Per eventuali informazioni sull’attività di monitoraggio e sul programma di contrasto alla malattia, è possibile inviare una mail a infoFlavescenza@regione.emilia-romagna.it.

Prevenzione danni da gelate primaverili – Bando concessione contributi

La Regione Emilia – Romagna con la Delibera n. 1048/2024  del 04/06/2024 ha approvato il Bando Co-PSR 2023, Intervento SRD06 Azione 1 – Prevenzione danni da gelate primaverili al potenziale produttivo frutticolo, annualità 2024.

beneficiari sono le imprese agricole che, al momento di presentazione della domanda di sostegno, sono in possesso della qualifica di IAP o sono iscritti ad INPS come CD, e che intervengono a tutela del proprio potenziale produttivo frutticolo.

Spese ammissibili:

  • l’acquisto e messa in opera di ventilatori e/o bruciatori fissi e /o mobili con funzione antibrina; l’investimento non deve prefigurare la possibile violazione delle normative/disposizioni inerenti alla tutela della qualità dell’aria per i bruciatori, e quelle inerenti alla tutela dall’inquinamento acustico per i ventilatori.
  • l’adeguamento di impianti irrigui esistenti al momento della domanda, limitatamente all’inserimento di linee di adduzione ed ugelli/erogatori specificamente dedicati ad espletare la sola funzione antibrina;
    In particolare, dette linee di adduzione dedicate potranno essere riconducibili alle seguenti tipologie:
    • impianti ad aspersione soprachioma fissi;
    • impianti ad aspersione sottochioma, con micro-irrigatori dinamici (micro-sprinkler).

L’impianto potrà ricomprendere: 

  • centralina per il controllo automatico dell’impianto in relazione alle condizioni meteorologiche;
  • stazione di pompaggio finalizzata esclusivamente all’alimentazione della linea di adduzione antibrina, dove tecnicamente giustificata.

Si precisa che la coesistenza delle due distinte linee (impianto irriguo e linea con funzione antibrina) dovrà essere mantenuta almeno per la durata del periodo vincolativo: durante tale periodo la linea con funzione antibrina non potrà essere utilizzata con funzione irrigua.

  • spese tecniche generali per massimo il 3% dell’importo ammissibile dei punti di cui sopra. 

L’aliquota di sostegno è al 70% delle spese ammissibili.

Le risorse destinate al bando ammontano a 6 milioni di euro. 

La scadenza per la presentazione delle domande di sostegno è fissata al giorno 6 settembre 2024, alle ore 13:00.

Per informazioni rivolgersi agli uffici Cia Romagna di riferimento.

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/sviluppo-rurale-23-27/bandi/2024/srd06-azione-1-investimenti-prevenzione-gelate-primaverili-potenziale-produttivo-frutticolo

Assemblea annuale di Cia Romagna – Un percorso strategico per interpretare il futuro

Si è svolta giovedì 30 maggio alla Fiera di Forlì l’Assemblea annuale della Confederazione Italiana Agricoltori Romagna. Fra i punti all’ordine del giorno anche le valutazioni di metà mandato sul percorso “Cia Romagna”

Non ci sono dubbi:  la decisione di dar vita, dal 14 dicembre 2017, a Cia nella dimensione Romagna è stata giusta. I partecipanti all’assemblea annuale dei delegati, intervenuti dopo il presidente Danilo Misirocchi, hanno confermato e rafforzato le sue parole. L’obiettivo era, ed è, duplice: politico-sindacale e strutturale-organizzativo. Il tutto si sostanzia, da un lato, con l’impegno ad essere una massa critica più ampia nelle relazioni interistituzionali e nei tavoli di confronto con le altre organizzazioni del mondo agricolo e del settore economico nel suo insieme, ma non solo;  per incidere nei percorsi decisionali e orientare anche svolte importanti per gli agricoltori, quindi aggiungere valore alla rappresentanza rendendo l’azione politico-sindacale più forte ed efficace. Dall’altro, con lo scopo di consolidare il sistema della struttura composto da una rete di professionalità nella quale, integrando e valorizzando esperienze, competenze e professionalità diverse – che Cia Romagna ha e che hanno lavorato sodo e frequentemente in emergenza in questi anni difficili – si progetta il futuro in termini di servizi alle imprese e al cittadino.

“Pandemia, gelate tardive, alluvioni, frane, tornado, altri eventi climatici estremi, l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei servizi della logistica, hanno sottoposto tutti noi, parte politica e parte tecnica, a gestire l’emergenza senza tralasciare l’ordinario, che è tanto e fatto anche di altre problematiche”, ha sottolineato Misirocchi. “La struttura ha dovuto essere più operativa che mai in questi anni e la ringraziamo per l’impegno e lo sforzo fattoha affermato MisirocchiOra ci aspetta un’altra sfida: dobbiamo riprendere il percorso della progettazione, insieme, parte politica e parte tecnica, sulla base di obiettivi, temi e percorsi condivisi per portare a conclusione questo mandato avendo come faro la capacità di cogliere le esigenze degli associati, affrontarle e giocare tutte le partite aperte. Cia Romagna è una componente importante del sistema Cia, all’interno di questo sistema cercheremo di dare il nostro contributo al livello regionale e nazionale, sempre partendo dal territorio in quanto il territorio è punto di partenza e di ritorno di tutta l’attività politica e dei servizi”.

I rappresentanti delle associazioni di persone di Cia Romagna, Wiliam Signani per l’Associazione pensionati Anp, Stefania Malavolti per Donne in Campo e Matteo Pagliarani per i giovani agricoltori Agia, hanno ribadito con forza l’importanza del progetto Cia Romagna che, “fatto insieme dirigenti e tecnici”, come ha ricordato Signani, “mira a interpretare il futuro”. Hanno messo in evidenza i temi da non sottovalutare, come quello dei servizi in particolare della sanità, innanzi tutto in termini di medici di base nelle aree interne, aree che lungo tutto lo Stivale soffrono medesime problematiche e il rischio spopolamento con quanto ne consegue. Hanno sottolineato l’importanza di esserci, di partecipare, ma anche la fatica che questo comporta e che le donne probabilmente, come ha detto la Malavolti, sentono ancora di più. Pagliarani ha esortato a “creare il valore della presenza”, la necessità di essere protagonisti del cambiamento e di far arrivare a Bruxelles, in Europa, la politica che parte dai territori.

Alberto Asioli, oltre a riconoscere l’opportunità di aver costituito Cia Romagna, ritiene efficace l’azione sindacale di Cia e rilancia, auspicando che l’obiettivo dell’Organizzazione sia di essere ancora più incisiva.

Alcune riflessioni sono state dedicate al “movimento dei trattori”, che Cia non ha né demonizzato né esaltato e col quale si è confrontata in alcune occasioni. Andrea Graziani, nel suo intervento, ha espresso la preoccupazione che questi movimenti possano rappresentare una forza disgregativa, mentre c’è bisogno di restare uniti.  

Il direttore di Cia regionale, Gianni Razzano, capo di gabinetto del presidente nazionale Cristiano Fini, ha rafforzato alcuni passaggi degli interventi che lo hanno preceduto e ha illustrato i punti salienti del Dl agricoltura evidenziando la posizione di Cia.

Stefano Francia, presidente di Cia Emilia-Romagna, nelle sue conclusioni, ha ricordato il valore di essere un’associazione di rappresentanza libera da vincoli di pensiero e parola, capace di esprimersi nel merito delle questioni avendo come base di partenza le esigenze degli agricoltori.

I nuovi incentivi previsti nel PNRR a sostegno del turismo

Il Ministero del Turismo ha pubblicato il nuovo bando FRI-Tur 2024 per la concessione di contributi diretti e finanziamenti alle piccole e medie imprese del settore alberghiero.
FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.
Il fondo FRI-TUR, gestito da Invitalia sotto la supervisione del Ministero del Turismo e previsto dal PNRR, dispone di 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancari. Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica. Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’avviso n. 13142, pubblicato l’11 maggio 2024 e che alleghiamo, fornisce le informazioni su beneficiari, interventi finanziabili, importi e tetti di spesa, nonché tutte le istruzioni per la partecipazione.
Possono beneficiare dell’incentivo:

 alberghi;
 agriturismi;
 strutture ricettive all’aria aperta;
 imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
 stabilimenti balneari;

 complessi termali;
 porti turistici;
 parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

Queste imprese devono gestire attività ricettive o di servizio turistico in immobili di terzi o di loro proprietà. È necessario allegare alla domanda un contratto registrato che attesti questa gestione.
Sono agevolati i seguenti interventi:

 efficientamento energetico delle strutture;
 riqualificazione antisismica;
 eliminazione delle barriere architettoniche;
 manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
 realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature per attività termali (solo per gli stabilimenti termali);
 digitalizzazione;
 acquisto o rinnovo di arredi.

Sono finanziati investimenti di importo compreso tra i 500.000 e i 10 milioni di euro.
Le imprese possono accedere a:

 un contributo diretto alla spesa, fino al 35% dell’investimento;
 un finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari al 0,50%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni.

Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata. La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.
La domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del 1° luglio 2024 alle ore 12:00 del 31 luglio 2024, utilizzando esclusivamente la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia. Dalle ore 12:00 del 30 maggio 2024 è possibile scaricare la documentazione sul sito di Invitalia.
Rimangono le nostre perplessità su quanti dei nostri agriturismi potranno accedere a tali finanziamenti, in quanto tra i beneficiari vengono comprese tutte le strutture turistico-ricettive in Italia, che presenteranno progetti di investimenti molto al di sopra dell’importo minimo di 500.000 euro. Sono fondi che non hanno la logica del PSR e, a tal proposito, dobbiamo continuare a lavorare affinché la programmazione regionale investa di più nel settore agrituristico e che a livello comunitario si possa ridiscutere il de minimis.

Altri eventi estremi, altri danni

Chi ha avuto danni inoltri segnalazione entro la mattina di lunedì 3 giugno

La settimana in corso, l’ultima di maggio, sarà probabilmente sempre a rischio di nuove precipitazioni e temporali anche di forte intensità.

Le recenti violente perturbazioni, dopo quelle del 15 e 16 maggio, si sono abbattute il 24 e il 25 maggio in  alcune altre aree del ravennate (faentino) e in particolare nel forlivese e nel cesenate. Qui le zone più colpite sono state quelle tra Sogliano al Rubicone, Montetiffi e Roncofreddo, Villanova, Villagrappa, Ronco proseguendo verso Forlimpopoli e Selbagnone: danni a frutteti, orticole, cerealicole,  vigneti a causa della grandine e del vento. Quello che la gradinata del 25 maggio ha lasciato sugli alberi in molti casi non potrà essere conferito nemmeno all’industria di trasformazione.

Il servizio tecnico di Cia Romagna sta raccogliendo tutte le segnalazioni di danno. La segnalazione non dà diritto a rimborso immediato, ma sarà importante nel caso la Regione Emilia-Romagna chieda al Ministero la declaratoria per lo stato di calamità naturale per accedere ad eventuali fondi della Legge 102. Chi ha avuto danni deve fare segnalazione entro la mattina di lunedì 3 giugno. 

Gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti e più violenti e in certi casi sono stati compromessi anche i sistemi di difesa attiva dai danni da maltempo. Le complicazioni per quanto riguarda i sistemi di difesa passiva sono note e Cia non molla la presa su questo argomento: occorre trovare il modo affinché gli agricoltori possano assicurare il proprio lavoro e occorre rendere il fondo Agricat più efficace. Ogni attività imprenditoriale va tutelata e il fondo mutualistico istituito per il comparto agricolo secondo Cia non è stato declinato nel modo giusto: andrebbe esteso a tutta Italia per suddividere il rischio tra aree geografiche e colture diverse e deve poter intervenire a supporto delle compagnie assicurative

Se da un lato c’è chi deve far fronte alla pioggia, e in particolare alla grandine, altre zone della Romagna soffrono per la siccità e la situazione locale riflette quella più generale italiana, con il nord che ha dovuto affrontare queste perturbazioni e il sud alle prese con la siccità. 

Le perdite sono ancora tutte da quantificare in termini economici e sono distribuite in maniera discontinua sul territorio. Tuttavia, aggiungono ulteriori difficoltà ad un comparto esposto in prima linea agli effetti dei cambiamenti climatici. Ci sono aziende che saranno senza produzione e senza reddito ma con spese sostenute e da sostenere; molte sono quelle colpite anche dalle alluvioni del maggio 2023. 

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