Il tema della gestione del rischio è in continua evoluzione. Molte problematiche aperte e tante incertezze – Le azioni di Cia

Nella serata di approfondimento organizzata da Cia Romagna insieme al Condifesa Ravenna e al Condifesa Romagna sono stati esaminati gli strumenti a cui gli agricoltori possono accedere per la gestione del rischio: difesa attiva, la spigolosa questione della difesa passiva (assicurazioni) e Agricat. Oltre 130 i partecipanti fra chi era in presenza e chi era collegato. I relatori erano: Stefano Francia, presidente Cia Emilia-Romagna, vicepresidente Asnacodi e presidente del Condifesa Ravenna; Manuel Quattrini, vicedirettore Cia Emilia-Romagna e consigliere Caa Cia nazionale; Claudio Bartolini, vicepresidente Condifesa Romagna; Fabio Pesci, direttore Condifesa Ravenna. Ha Introdotto e presieduto i lavori Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna.

“Il tema della gestione del rischio in agricoltura è in continua evoluzione con molte problematiche aperte e diverse incertezzeha affermato Danilo Misirocchi, presidente di Cia RomagnaIncertezze che riguardano in particolare la difesa passiva, cioè la possibilità da parte delle aziende agricole di potersi assicurare. I recenti cambiamenti di indirizzo sul tema da parte del Ministero rendono ancora più complessa la situazione”.

Le compagnie assicurative nelle ultime campagne – con il verificarsi di sempre più eventi climatici estremi – hanno registrato prevalentemente risultati negativi; c’è stato un considerevole aumento delle tariffe assicurative e una diminuzione della capacità di copertura da parte delle compagnie stesse e una loro disaffezione a questo settore.

In tutto questo ci sono gli agricoltori che sulla campagna 2022 hanno ricevuto solo il 40% del contributo sull’assicurazione agevolata anziché il 70% e nulla è stato erogato per la campagna 2023. Ad oggi, marzo 2024, non si sa come si chiuderanno queste due campagne (le modifiche sono avvenute dopo gli accordi) e non si sa ancora quali siano i parametri per il 2024 in corso. Per le campagne 2023-2027 i fondi stanziati dovrebbero essere un miliardo e 460 milioni complessivamente per una quota annua di circa 290 milioni di Euro.  

Il dibattito si è concentrato in particolare su queste problematiche. Gli interventi degli agricoltori hanno sottolineato l’esigenza di adeguare i tempi della discussione e del confronto fra le parti  sul “piano di gestione dei rischi agricoli”- Condifesa, compagnie assicurative, Ministero, Conferenza Stato-Regioni – ai tempi dell’agricoltura e avere gli accordi per le polizze assicurative a inizio gennaio. A inizio marzo quest’anno ancora non ci sono e lo spettro di possibili prossime gelate – considerando anche l’andamento climatico con un inverno che non c’è stato – crea altra incertezza e tanta preoccupazione agli agricoltori che non sanno ancora cosa possono fare per l’assicurazione e chiedono il massimo impegno a tutti gli interlocutori e a Cia. Stefano Francia – presidente Cia Emilia-Romagna, vicepresidente Asnacodi e presidente del Condifesa Ravenna – ha sottolineato che a settembre 2023 la bozza del piano di gestione dei rischi c’era ma il Ministero (Masaf) in gennaio ha chiesto un nuovo Piano. La Conferenza Sato-Regioni dovrebbe riunirsi il 7 marzo. 

Per quanto riguarda Agricat era stato stabilito dal confronto fra le parti che intervenisse sul secondo rischio “e in questo modoha spiegato Misirocchisi sgravavano le compagnie di una parte del rischio catastrofale e, quindi, le capacità assicurative sarebbero state più ampie”. Successivamente, però, il Ministero ha deciso che Agricat interviene sul primo rischio. “La marcia indietro del Ministero, lasciando operare Agricat sul primo rischio, fa sì che le Compagnie non diminuiscano la propria esposizione al rischio catastrofale e, pertanto, i capitali a disposizione saranno molto limitati. La “102” in deroga non è la risposta per tutelarsi dai danni delle avversità: per la difesa passiva è indispensabile potersi assicurare”, ha concluso Misirocchi.

Le azioni che Cia sta portando avanti sono volte alla valorizzazione dello strumento della difesa passiva attraverso le polizze assicurative perché convinta, come lo sono i Condifesa, che non è con le deroghe alla “Legge 102” che si va verso una stabilizzazione del reddito degli agricoltori e si batte perché i tempi delle discussioni siano allineati con i tempi degli investimenti delle imprese agricole e dei lavori in campo o in stalla. Cia e i Condifesa presenti alla serata convergono sulla necessità di ridare fiducia a un sistema che pur con tutte le difficoltà può dare risposte alle aziende agricole pesantemente e sempre più ripetutamente colpite dalle calamità.

La serata di approfondimento svolta da Cia ha voluto informare i soci relativamente alla complessità della situazione e ha lo scopo di tenere alta l’attenzione su questo tema per lavorare sin da ora anche per il 2025 perché non si ripeta la situazione del 2024, che sancirebbe la fine del sistema assicurativo per le imprese agricole. L’interesse che l’iniziativa ha avuto anche a livello nazionale fra diversi enti fa pensare che anche questo appuntamento possa essere stato un contributo in tal senso. 

L’attenzione di Cia è anche sugli strumenti di difesa attiva, come dimostra un importante risultato riferito al bando per la prevenzione danni da gelate concluso a ottobre 2023. Le risorse complessive inizialmente assegnate su questo bando ammontavano a circa 1 milione di euro. Per finanziare tutte le domande presentate e ritenute ammissibili sono stati aggiunti ulteriori fondi per un ammontare che è arrivato a oltre 11 milioni di Euro. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla battaglia politico-sindacale portata avanti da Cia e 2 milioni di euro – il doppio dello stanziamento complessivo iniziale – sono stati i contributi ottenuti dai soci Cia, che per il 60% riguardano i soci Cia delle province di Ravenna e Forlì-Cesena.

LE ILLUSTRAZIONI TECNICHE DEGLI STRUMENTI – SINTESI

Difesa attiva – Nel Psr 2023-2027 è cambiato il modo di impostare i bandi e le nuove domande riguardano gli investimenti per la competitività delle aziende agricole, sono bandi straordinari per far fronte alla crisi del settore ortofrutticolo e al fine di rilanciarlo la Regione Emilia-Romagna ha presentato un Piano di Rilancio per l’Ortofrutta. Stiamo parlando della difesa attiva e il Piano di rilancio è di circa 70 milioni di euro. 45 milioni per il 2024-2025 di cui 30 per le zone alluvionate e 15 per le altre e l’entità dell’aiuto sarà pari al 60% della spesa ammissibile: questa è una novità perché normalmente l’aiuto è fra il 40-45%. I bandi straordinari con i fondi dello Sviluppo rurale finanzieranno impianti arborei realizzati con materiale vegetale certificato, dotati di misure specifiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici (sistemi antibrina, reti antigrandine, sistemi di irrigazione e raffrescamento) e alle nuove avversità fitosanitarie (reti di protezione dagli insetti).Inoltre ci sono 6 milioni di euro per la prevenzione dei danni da gelate e il contributo è al 70% delle spese ammissibili e l’uscita è prevista a breve. Si aggiungono poi circa 15 milioni nel biennio 2024 e 2025 dei Programmi operativi delle Organizzazioni di produttori. Anche questi fondi sono dedicati al settore ortofrutticolo.

Dando uno sguardo all’anno scorso, significativo il dato riferito al bando per la prevenzione danni da gelate concluso a ottobre 2023: circa 40 le domande a livello regionale Cia che hanno portato circa 2 milioni di euro di contributo distribuito per il 60% ai soci Cia delle province romagnole di Ravenna (50,3%, con 25 domande su 40) e di Forlì-Cesena (10%). Anche da questi dati si evince dove gli effetti delle gelate hanno generato maggiori danni. Le risorse complessive inizialmente assegnate su questo bando ammontavano a circa 1 milione di euro. Per finanziare tutte le domande presentate e ritenute ammissibili, sono stati aggiunti ulteriori fondi per un ammontare che è arrivato a oltre 11 milioni di Euro e questo risultato è stato ottenuto anche per la battaglia politico-sindacale portata avanti da Cia.

Agricat – Si tratta del Fondo mutualistico costituito per eventi catastrofali quali alluvione, gelo/brina, siccità a valenza nazionale. La dotazione finanziaria è di 350 milioni di euro all’anno e la copertura è alimentata per il 30% dagli stessi agricoltori, attraverso un prelievo obbligatorio dai contributi del Primo Pilastro Pac e per il 70% da fondi pubblici. Per il periodo 2023-2027 Agricat è destinato ai titolari di almeno una domanda Pac, oltre ad altri requisiti necessari fra i quali la dotazione del piano colturale dell’anno di riferimento. La domanda va presentata entro 10 giorni dalla data dell’evento catastrofale. Sono state approfondite le varie casistiche (assicurato, nuovo assicurato, non assicurato). La piattaforma Agricat è stata utilizzata anche per le richieste danni da alluvioni del maggio 2023 con alcune particolarità e occorre una precisazione sulle soglie di copertura che sono fino al 100% del danno: c’è il tema delle risorse disponibili che vanno messe in relazione alle domande. I pagamenti dovrebbero sbloccarsi fra fine marzo e inizio aprile. La riflessione se sia stato o non sia stato il metodo giusto ha portato a sostenere che è stato il metodo più veloce per far arrivare qualche risorsa alle aziende colpite dalle alluvioni che di risorse non ne hanno ancora viste; è stato un passo in questa direzione e i tecnici dei Caa Cia terranno monitorata ogni situazione. Cia nel suo insieme ha presentato su Agricat oltre 3mila domande e oltre 20 milioni di euro arriveranno/sono arrivati agli associati Cia. Solo come Cia Emilia-Romagna sono state 2.524 le domande di cui circa 1.500 per alluvione e circa 1.000 per gelo e per il resto d’Italia le domande Cia sono 832 (ad esempio la Toscana 18; il Veneto 28). Anche da questi dati si evince come si siano territorialmente distribuiti gli eventi catastrofali.

A questo link https://emiliaromagna-cia.it/wp-content/uploads/2024/03/Gestione-del-Rischio_Cesena_04-03-24-slide.pdf le slide relative agli argomenti sopra esposti presentati nel corso della serata dal vicedirettore di Cia Emilia-Romagna e consigliere CAA Cia nazionale Manuel Quattrini.

Difesa passiva – I Condifesa contrattano e stipulano per i soci con le compagnie assicurative e anticipano alle compagnie il 100% del costo del premio assicurativo per la tutela del reddito delle aziende. Sono state presentate le diverse tipologie di polizze da quelle che coprono l’insieme delle avversità (catastrofali + di frequenza + accessorie) alle varie combinazioni possibili.

Qui ricordiamo le tipologie di avversità: catastrofali: alluvione, gelo/brina, siccità; di frequenza: grandine, vento forte, eccesso di pioggia, eccesso di neve; accessorie, riunite dal 2023 in una unica avversità: colpo di sole/vento caldo/ondata di calore/sbalzi termici.

Per tutte le specifiche in materia è possibile consultare il sito del Condifesa Ravenna al link https://www.condifesa.ra.it/cenni-sull-assicurazione/.

Per i dati presentati nel corso della serata dal direttore del Condifesa Ravenna Fabio Pesci si rimanda alle slide al link seguente: https://www.condifesa.ra.it/wp-content/uploads/2024/03/Presentazione-04-03-2024.pdf

La Cia incontra gli associati. Oltre 500 i soci partecipanti ai 16 appuntamenti. Le manifestazioni dei trattori fra gli argomenti principali

Le assemblee del ciclo “La Cia incontra gli associati” sono partite in contemporanea alle manifestazioni spontanee del movimento dei trattori e sono state accompagnate dall’escalation della situazione. La fase che si sta attraversando, per certi suoi aspetti storica, ha fatto sì che negli incontri con gli oltre 500 soci abbia prevalso la parte politica su quella tecnica e le manifestazioni sono state fra gli argomenti principali. La fase di ascolto va ora assimilata, discussa e trasformata in proposte.

Nei confronti con i soci si è cercato di spiegare come Cia abbia deciso di muoversi in relazione alle manifestazioni puntualizzando anche che molti argomenti sono i temi portati avanti da Cia nei tavoli istituzionali. Su alcuni c’erano state aperture a livello nazionale e/o europeo prima (a novembre 2023) che iniziassero le manifestazioni dei trattori. È stato ribadito che Cia è l’associazione dei soci, sono i soci che fanno la Cia, non ha interessi di filiera e i dirigenti se li elegge da sola.

Una delle accuse rivolte a Cia è stata quella di non essere presente alle manifestazioni e di avere un atteggiamento attendista, ma la questione è anche più complicata di quanto sembri:  innanzi tutto occorre informare che il movimento dei trattori non voleva partiti e associazioni; inoltre ci sono state strumentalizzazioni del movimento dei trattori e antagonismi spinti con regie sottotraccia che sembrano condurre alla costituzione di un altro sindacato del mondo agricolo. Da un lato dunque la loro identificazione soltanto nella bandiera Italiana come una sorta di appello all’unità degli agricoltori, ma, dall’altro, le azioni sembrano portare a un’ulteriore frammentazione della rappresentanza del settore agricolo. Va tenuto presente poi che fra chi era in piazza si sono formati gruppi in contrasto l’uno con l’altro.

Le manifestazioni di primo acchito hanno generato molta attenzione e “simpatia” verso il mondo agricolo da parte dell’opinione pubblica e della stampa. Ora questa predisposizione sta scemando anche in seguito agli atti vandalici e violenti della manifestazione di Bruxelles.

Nel corso delle assemblee si sono valorizzate le azioni di Cia: dalla Conferenza economica, alla mobilitazione del 26 ottobre, all’assemblea nazionale, ai vari incontri con i rappresentanti del Governo e delle istituzioni europee e non è mai stato demonizzato chi va in piazza a manifestare.

Si è discusso dei tanti temi aperti, che qui citiamo per titoli: reddito agricoltori; necessità di revisione della Pac, in particolare per la burocrazia; manodopera; copertura del rischio; Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita); aree interne; calamità rimborsi al 100% senza lasciare fuori nessuno; gestione acqua e fauna selvatica.  

Decreto Milleproroghe

Sulla G.U. 28.2.2024, n. 49 è stata pubblicata la Legge n. 18/2024 di conversione del DL n. 215/2023, c.d. “Decreto Milleproroghe” contenente una serie di interventi riguardanti anche il settore agricolo.

Fra questi: ESENZIONE IRPEF REDDITI DOMINICALI E AGRARI 2024 E 2025; PROROGA RATE ROTTAMAZIONE-QUATER”; RIAPERTURA RAVVEDIMENTO SPECIALE; PROROGA OBBLIGO ASSICURATIVO TRATTORI.

Pac, norme di condizionalità, deroga alla Bcca8: “obbligo di destinare e mantenere una percentuale minima del 4% dei seminati ad aree ed elementi non produttivi”

In riferimento alle norme di condizionalità, nello specifico alle Buone Condizioni Agronomiche ed Ambientali n. 8 (Bcaa8) che prevede:

“l’obbligo di destinare e mantenere una percentuale minima del 4% dei seminativi ad aree ed elementi non produttivi, il cui ’obbligo può essere soddisfatto con l’utilizzo di terreni a riposo (Set-Aside) oppure con l’utilizzo di elementi caratteristici del paesaggio, fasce tampone, fasce inerbite, margini dei campi, siepi, essenze mellifere, ecc., ma non può essere soddisfatto con la semina di piante azotofissatrici”

Con la pubblicazione del Reg. Ue 587 del 13 febbraio 2024 da parte della Comunità Europea, che dovrà essere adottato dallo stato membro Italia che prevede per il solo anno 2024 la deroga al primo requisito della norma Bcaa8, ovvero:

“In deroga al primo requisito della norma relativa alle buone condizioni agronomiche e ambientali dei terreni (Bcaa8), gli Stati membri possono decidere che, per l’anno di domanda 2024, gli agricoltori e gli altri beneficiari soggetti a tale norma possano soddisfare il primo requisito della stessa destinando una percentuale minima di almeno il 4 % dei seminativi a livello di azienda agricola a:

  • superfici ed elementi non produttivi, compresi i terreni lasciati a riposo;
  • le colture azotofissatrici;
  • colture intercalari.

Le colture intercalari e le colture azotofissatrici sono coltivate senza l’uso di prodotti fitosanitari. Gli Stati membri utilizzano un fattore di ponderazione di 1 per le colture intercalari.

Le decisioni adottate dagli Stati membri in applicazione si attuano a decorrere dal 1° gennaio 2024.

In pratica, salvo variazioni che potrebbero esservi nell’adozione del decreto applicativo da parte dello stato membro Italia, che dovrebbe avvenire entro 15 giorni dalla pubblicazione del Reg. Ue 587, per il solo anno 2024 il 4% di terreno destinato ad elementi non produttivi, potrà essere coltivato con colture azotofissatrici quali per esempio lenticchie, piselli, fave, erba medica, ecc., oppure con colture intercalari. Il fattore di ponderazione sarà 1.

Dette colture dovranno essere coltivate senza l’uso di prodotti fitosanitari, per mantenere validi i principi ambientali dettati dalla Pac.

Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia Romagna di riferimento.

Elezioni amministrative 2024, Cia incontra i candidati sindaco

In vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno, che in Romagna interessano 50 Comuni, Cia Romagna ha preparato un Documento con i temi e le priorità da sottoporre ai candidati sindaco, abbracciando sia l’ambito romagnolo sia quello più specificamente locale.

Gli incontri con i candidati sindaco sono in corso e Cia Romagna sta loro illustrando le questioni che riguardano il mondo agricolo e che impattano anche con gli ambiti più generali del tessuto economico, sociale e ambientale dei territori.

Nel Documento che Cia Romagna ha redatto, e che consegna ai candidati, viene anche sottolineato il ruolo che i Comuni, per le proprie competenze, possono avere a sostegno del settore primario.

Russi (RA)Andrea Graziani, presidente territoriale Cia zona di Ravenna e Russi, e Danilo Donati, tecnico responsabile territoriale Cia di Ravenna e Russi, hanno incontrato Valentina Palli, sindaca uscente e candidata per il centrosinistra nel Comune di Russi. Come per gli altri incontri sono stati affrontati i temi legati al settore primario e al suo indotto ed è stato consegnato il Documento preparato da Cia Romagna. Questa è stata anche l’occasione per chiedere chiarimenti sul tema legato ai contributi che spettano al Comune di Russi per il progetto della centrale a biomasse in seguito alla dismissione dello zuccherificio. Si tratta di contributi importanti per il Comune, la cui dotazione si riversa su opere per la manutenzione stradale e per altri interventi di miglioria del territorio. Nella sua riunione del 10 giugno, il Consiglio territoriale Cia di Ravenna e Russi approfondirà anche questo argomento.

Mercato Saraceno e Borghi (FC) – il 16 maggio sono stati incontrati i candidati sindaco del centrosinistra per il Comune di Mercato Saraceno, Monica Rossi (sindaca uscente) e per il Comune di Borghi, Angelo Dario Placca. A entrambi gli incontri era presente l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi. Per Cia Romagna ha partecipato il vicepresidente Matteo Pagliarani. Fra i temi trattati i bandi regionali dedicati all’agricoltura, la competitività delle aziende, la questione della fauna selvatica, aree interne, agriturismi e multifunzionalità. Inoltre, è stato fatto il punto sulla situazione delle produzioni agricole in seguito agli eventi alluvionali dello scorso anno.

Brisighella e Casola Valsenio (Ra) – Il 13 maggio si è svolto a Brisighella l’incontro coi candidati sindaco del centrosinistra per il Comune di Brisighella e per il Comune di Casola Valsenio, rispettivamente Loris Naldoni e Maurizio Nati. Al centro la valorizzazione della collina e la collaborazione fra amministratori ed enti locali dei tre comuni collinari della romagna faentina (Riolo Terme, oltre i due già citati). Presenti anche le associazioni di categoria che hanno portato il loro contributo all’approfodimento. Per Cia Romagna ha partecipato Stefania Malavolti, presidente territoriale Cia zona di Faenza.

Villafranca (FC) – Il 22 aprile scorso all’azienda agricola F.lli Villa si è svolto un incontro con il candidato sindaco del centrosinistra per il Comune di Forlì Graziano Rinaldini. Al confronto tematico sul settore agricolo ha partecipato anche l’Assessore regionale all’agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi. Molte le aziende agricole presenti. In rappresentanza di Cia Romagna c’era il Direttore Alessia Buccheri. Fra i temi affrontati:

  • la necessità di semplificare gli aspetti burocratici per favorire l’impiego di manodopera estera, che rappresenta la maggiore parte della forza lavoro del settore. 
  • Segnalata anche l’esigenza di snellire i percorsi autorizzativi al fine di implementare la costruzione di riserve idriche per una migliore gestione della risorsa acqua.
  • Illustrate al candidato sindaco Rinaldini e all’Assessore Mammi anche le problematiche sulla gestione del rischio, verificatesi nella presente campagna assicurativa.

Bassa Romagna – Il 17 aprile Cia Romagna ha incontrato i candidati sindaco del centrosinistra e del centrodestra dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, dove sono otto su nove leAmministrazioni in corsa per le elezioni comunali. Per entrambi gli incontri si è partiti da uno dei punti fermi di quest’area che è la presenza preponderante dell’agricoltura e l’elevato numero di aziende agricole.

I temi fondamentali sottolineati ai candidati sindaco sono in sintesi:

  • indotto economico in termini di occupazione e reddito creato dalle aziende agricole sul tutto il territorio;
  • viabilità nelle campagne;
  • connessione internet nelle campagne;
  • snellimento della burocrazia sia in generale sia nello specifico per quanto riguarda gli impianti antibrina;
  • infrastrutturazione viaria in aree cittadine specialmente durante periodi critici e nelle zone con stabilimenti di consegna-ritiro-lavorazione dei prodotti agricoli,
  • problematica animali selvatici;
  • attenzione alle criticità dello stato dei fiumi e dei fossi;
  • presenza di piste ciclopedonali su aree agricole;
  • agrifotovoltaico;
  • problematica della sicurezza per le aziende agricole,
  • problematica rifiuti non agricoli gettati nei fossi e nelle aziende;
  • ruolo delle aziende agricole nella “manutenzione del territorio”.
  • maggiore coinvolgimento delle associazioni agricole nella stesura e revisione dei regolamenti a livello di Unione di Comuni (PUG, Regolamento d’Igiene e altri).

I candidati sindaco del centrosinistra, tutti presenti, sono stati incontrati alle 18 nella sede del PD di Cotignola dove sono state invitate le organizzazioni agricole. Per Cia Romagna ha partecipato una delegazione della Cia Bassa Romagna composta dal presidente territoriale Stefano Folli, dal responsabile territoriale Gian Marco Spada, dall’associato Alessandro Patuelli.

L’incontro con i candidati del centrodestra, tutti presenti (a parte per Cotignola, dove ancora non è stato individuato), si è svolto nella sede Cia di Lugo alle 20.30. A condurre l’incontro, che ha visto la partecipazione di molti associati, il presidente territoriale Cia zona Bassa Romagna Stefano Folli insieme a Miriam Bergamo, responsabile provinciale del Patronato Inac Ravenna. 

Forlimpopoli – Il 17 aprile Matteo Pagliarani, vicepresidente di Cia Romagna, ha incontrato, con una delegazione, la sindaca uscente del Comune di Forlimpopoli, Milena Garavini, candidata del Pd per il centrosinistra. Fra i temi messi in evidenza da Pagliarani per Forlimpopoli, comune con circa 400 aziende agricole, troviamo:

  • la multifunzionalità delle imprese agricole;
  • l’importanza dell’eduzione alimentare con informazioni non ideologiche e strumentalizzate;  
  • la sicurezza dello spazio delle aziende agricole;
  • il ruolo dell’agricoltura nella tutela dell’ambiente e nella cura del territorio;
  • maggior coinvolgimento delle associazioni agricole per i Piani urbanistici e i Regolamenti (ad esempio il Pug)
  • sburocratizzazione degli atti per le imprese (ad esempio Scia e Dia) per una maggiore funzionalità per chi fa impresa e impresa agricola.

Cesena – Nei mesi precedenti, a Cesena, il vicepresidente vicario Lorenzo Falcioni e il responsabile di zona Antonio Bonelli, hanno incontrato il candidato Marco Casali con una delegazione del centrodestra.

Crisi pera e kiwi per la campagna 2023: sostegni per le imprese agricole coinvolte

In attuazione del Decreto Ministeriale 06284571 del 13 novembre 2023, e del Decreto Ministeriale n° 684904 del 13 dicembre 2023 che integra il primo decreto, sono state emanate da Agea in data 9 febbraio 2024 le Istruzioni Operative n° 10, riguardanti i sostegni alle imprese agricole coinvolte crisi produttivi della Pera e del Kiwi per la campagna 2023.

Lo stanziamento per le suddette filiere è di Euro 23 milioni così suddiviso:

filiera frutticola della pera (Pyrus communis L.): 18 milioni di euro;

filiera frutticola del kiwi (Actinidia chinensis): 5 milioni di euro.

La finalità dei decreti sopra citati sono quelli di:

sostenere le filiere frutticole della pera e del kiwi che negli anni 2022 e 2023 abbiano destinato superficie agricola alla coltivazione delle pere e dei kiwi, a condizione che abbiano subito un decremento del valore della produzione dell’anno 2023 (1gennaio – 31 dicembre 2023), superiore al 30 per cento rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno precedente;

contrastare le conseguenze economiche derivanti dalla forte crisi dei settori, dovuta ad una serie concomitante di eventi climatici e naturali quali, tra gli altri, fitopatie, fitofagi, gelate, siccità, grandine, sono destinate, alle aziende agricole.

Per accedere ai contributi le aziende devono:

essere titolari di Fasciolo Aziendale, ovvero essere iscritti all’anagrafe delle aziende agricole, con fascicolo debitamente validato;

aver destinato superficie agricola alla coltivazione delle Pere e dei Kiwi, che deve essere dichiarata nel Piano di coltivazione grafico alla data del 15 maggio di ciascun anno.

Aver avuto un decremento del valore della produzione dell’anno 2023, superiore al 30 per cento rispetto a quella dello stesso periodo dell’anno precedente.

L’ Importo dell’aiuto è pari a:

2.000 €/ettaro  per le pere;

1.500 €/ettaro per il kiwi ;

Il massimale concedibile per azienda non può superare il valore del decremento di produzione registrato nell’anno 2023 per gli ettari coltivati, al netto di eventuali altri aiuti pubblici o indennizzi assicurativi di polizze agevolate spettanti al richiedente l’aiuto e nel rispetto del regime de minimis .

Le domande verranno messe in compilazione da Agea sull’applicativo Sian, e saranno presentabili dal 14 marzo 2024 al 15 aprile 2024.

Per qualsiasi informazione rivolgersi agli uffici Cia di riferimento.

Bando prevenzione eventi climatici 2024

Si informa che la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini intende sostenere le micro e le PMI delle province di Forlì-Cesena e di Rimini  per contrastare e prevenire i danni derivanti da eventi calamitosi e da cambiamento climatico, attraverso la concessione di contributi per la realizzazione di investimenti e azioni finalizzate a favorire la protezione delle persone e dei beni aziendali, nonché la continuità dell’attività imprenditoriale.

Possono partecipare le imprese delle province di Forlì-Cesena e di Rimini che intendono effettuare investimenti/interventi  (quindi sono investimenti ancora da effettuare) a protezione della propria attività da eventi avversi di tipo calamitoso causati da piogge alluvionali, inondazioni ed esondazioni, siccità, gelate, nevicate, vento.

Possono partecipare le imprese:

  1. Che abbiano sede legale o operativa nelle province di Forlì-Cesena e di Rimini, a condizione che l’investimento/intervento sia effettivamente realizzato in sedi di tipo operativo, dove si svolge l’attività produttiva dichiarata, e sia coerente con tale attività (principale, prevalente o secondaria);
  2. siano in regola con il pagamento del diritto annuale, anche a seguito di eventuale regolarizzazione, fino all’anno 2023 compreso;
  3. siano in regola con gli obblighi contributivi per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi nei confronti di INPS, INAIL e CNCE, come comprovato da apposita visura DURC.
  4. non abbiano forniture di servizi in corso di erogazione con la Camera di commercio della Romagna ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 135.

La mancanza dei requisiti sopra elencati comporta l’immediata esclusione dal bando (ad eccezione del requisito di cui alla lettera b), sanabile a seguito di regolarizzazione).

Per il DURC quindi deve essere in regola sempre fin dal momento di presentazione della domanda in quanto una sua irregolarità non è sanabile a posteriori.

SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili le spese riferite all’acquisto di beni per far fronte a possibili danni causati da calamità naturali, per migliorare la risposta alle emergenze e per la prevenzione, quali: 

  1. barriere frangi acque/paratie;
  2. strutture per elevare materiali e macchine;
  3. serramenti a tenuta stagna antiallagamento;
  4. sistemi di canalizzazione e/o recupero dell’acqua (ad esempio: pavimentazione galleggiante con annesso sistema di pompe di dispersione per convogliare l’acqua in pozzetti dedicati, scollegati dal sistema fognario);
  5. attrezzature e macchinari per la rimozione e movimentazione di terra, fango e neve;
  6. rilevatori antiallagamento;
  7. generatori elettrici;
  8. motopompe;
  9. sistemi di stoccaggio e riciclo dell’acqua (piovana, di scarico);
  10. reti, pannelli e altri mezzi frangivento o antigelo;
  11. sistemi di riscaldamento e protezione di piante e colture in pieno campo, sistemi di irrigazione antibrina;
  12. sistemi di comunicazione e diffusione di segnali di emergenza ed evacuazione, oltre a quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro;
  13. sistemi di assorbimento e contenimento di sostanze disperse nell’ambiente oltre le previsioni di legge;
  14. sistemi di videosorveglianza per il monitoraggio di zone non presidiate da personale, purché collegati a sensori e/o sistemi di allarme attivabili in caso di pericolo causato dagli eventi di cui all’art. 2 comma 1;
  15. interventi di desigillazione delle aree esterne di pertinenza, a condizione che riguardino almeno il 30% della superficie cementata/asfaltata e che comporti una trasformazione a verde di un minimo di 100mq, da documentare nel preventivo del fornitore.

Le spese si intendono al netto dell’IVA, o altre imposte o tasse, il cui computo non rientra nelle spese ammissibili. 

Sono inoltre escluse spese relative a:

  1. trasporto, spedizione, commissioni bancarie e, in genere, tipologie di spesa non riconducibili all’elenco di cui sopra;
  2. beni e materiali di consumo;
  3. spese per adeguamenti a norme di legge;
  4. spese a completamento di interventi già avviati;
  5. spese per canoni, abbonamenti o simili.

La domanda dovrà fare riferimento ad investimenti/spese programmati e ancora da realizzare, il cui costo da sostenere deve essere documentato con preventivi. 

I preventivi devono essere intestati all’impresa richiedente ed essere redatti da soggetti regolarmente abilitati su propria carta intestata, in lingua italiana (o accompagnati da traduzione) ed in euro. Non sono ammessi autopreventivi. Ogni preventivo deve contenere in maniera comprensibile la descrizione degli interventi a cui si riferisce e si devono evincere con chiarezza le singole voci di costo e il totale della spesa da sostenere. Inoltre, i preventivi dovranno essere datati e firmati dal fornitore e non potranno essere antecedenti al 01/02/2024.

MISURA DEL CONTRIBUTO Il contributo viene concesso fino ad un massimo del 50% dei costi ammissibili, fino ad un massimo di euro 10.000,00. Non saranno liquidati contributi di ammontare inferiore a 1.000,00 euro.

PRESENTAZIONE DOMANDE Dalle ore 10:00 del 19/03/2024 alle ore 14:00 del 28/06/2024.

Le DOMANDE verranno valutate in ordine cronologico.

www.romagna.camcom.it/it/opportunita/progetti-e-iniziative-per-lo-sviluppo-del-territorio/bando-prevenzione-eventi-climatici-2024

Insediamento giovani agricoltori e investimenti per la competitività delle aziende agricole

Possono essere beneficiari del presente avviso pubblico in relazione al tipo di intervento SRE01
persone fisiche che si insediano in agricoltura assumendo la responsabilità civile e fiscale di una
azienda agricola per la prima volta e presentano domanda di premio di primo insediamento con allegato
un Piano di Sviluppo relativo all’azienda agricola (PSA) oggetto d’insediamento.

Requisiti d’accesso:

  1. essere maggiorenni, ma non avere ancora compiuto 41 anni:
  2. presentare la domanda di accesso al presente bando inderogabilmente entro 24 mesi successivi  all’apertura della partita iva o quello di modifica societaria ;
  3. risultare iscritta ai registri della CCIAA;
  4. predisporre un piano di sviluppo aziendale PSA che dovrà necessariamente risultare avviato in data successiva a quella di presentazione della
    domanda;

Obblighi:

  1. impegnarsi a proseguire la conduzione diretta dell’azienda oggetto dell’insediamento per 5 anni
    dalla concessione del premio; inoltre, nel corso di durata del vincolo alla conduzione diretta da
    parte del giovane, non sono consentite operazioni di subentro, fusioni o incorporazioni
    societarie;
  2. al fine di limitare il frazionamento fondiario, la costituzione della nuova azienda agricola da
    parte del giovane non deve derivare dalla suddivisione di un’azienda agricola preesistente in
    ambito familiare, di proprietà di soggetti parenti fino al 1° grado o di società in cui siano
    presenti soggetti parenti e affini fino al 1°grado. Tale limitazione sussiste anche nel caso in cui
    la nuova azienda derivi da cessione di parte dei terreni, condotti in affitto da società, di proprietà
    anche per quota di soggetti parenti/affini del richiedente fino al 1°grado.
  3. A conclusione del piano il giovane deve avere raggiungimento le capacità professionali e della qualifica di Imprenditore agricolo professionale (IAP)/Coltivatore diretto.

Le risorse finanziarie allocate a favore del presente avviso pubblico ammontano ad Euro
15.000.000,00 relativamente all’intervento SRE01 e ad Euro 15.000.000,00 relativamente
all’intervento SRD01.
Il premio di primo insediamento avrà un valore pari a 60.000 Euro per gli insediamenti in zona con
vincoli naturali o altri vincoli specifici e 50.000 Euro nelle altre zone.
Il PI dovrà avere un importo minimo di spesa ammissibile pari a 10.000 Euro in zona con vincoli
naturali o altri vincoli specifici e 20.000 Euro nelle altre zone.

Il singolo PI sarà soggetto ad un tetto di spesa ammissibile pari ad euro 250.000,00.
Ѐ data facoltà all’impresa di presentare un PI di importo superiore al massimale di spesa ammissibile,
fermo restando che detto importo verrà ricondotto al massimale previsto.
L’ aliquota di sostegno applicabile è pari al 50% della spesa ammissibile.
L’importo massimo di spesa ammissibile per ciascun beneficiario dell’intervento SRD01 per la
durata dell’intero periodo di programmazione è pari ad Euro 3.000.000

La domanda di premio a valere sul tipo d’intervento SRE01 e l’eventuale domanda di contributo ad
essa collegata sul tipo d’intervento SRD01 dovranno essere presentate entro il termine perentorio
delle ore 13.00 del 30 aprile 2024.

Per approfondimenti contattare gli uffici Caa di riferimento.

Per prime informazioni vai al sito https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/sviluppo-rurale-23-27/bandi/2023/bando-2023-giovani-agricoltori

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