AL VIA IL PIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE ANCHE IN PROVINCIA DI RAVENNA

Sono state approvate, con provvedimento della Provincia di Ravenna n. 251 dell’8/3/2022, le linee guida “sperimentali” per il controllo del cinghiale nelle zone di collina della provincia di Ravenna, mediante tiro selettivo da postazione fissa.
Le modalità sono state esposte dalla Polizia Provinciale, responsabile della attuazione del piano di controllo, in un paio di incontri con rappresentanze del mondo agricolo tenutisi lunedì 7 marzo a Brisighella e a Casola Valsenio.
In sintesi, è già possibile, per le aziende agricole che abbiano terreni nel territorio di collina della provincia di Ravenna (ad esclusione delle Aree parco), chiedere di poter attivare presso la propria azienda il piano di controllo mediante tiro selettivo da postazione fissa (da terra). Le operazioni potranno essere svolte da parte dei proprietari o conduttori di terreni agricoli che facciano debita richiesta purché muniti di abilitazione all’esercizio venatorio alla specie cinghiale, oppure da loro dipendenti o famigliari, purché in possesso del titolo di coadiutore, oppure da un numero massimo di due coadiutori di fiducia iscritti all’albo della Provincia. In assenza delle tre possibilità sopra esposte si potrà comunque richiedere la nomina degli operatori da incaricare al Corpo di Polizia Provinciale.
Per maggiori informazioni e poter presentare le domande di attivazione del piano di controllo si possono contattare i nostri uffici. 

Bando nuove assegnazioni da riserva vigneto anno 2022

Fino al 31 marzo 2022 è possibile presentare domanda di assegnazione nuovi impianti di vigneti da riserva. Il requisito per partecipare è quello di avere un fascicolo aziendale ed aver già presentato il piano colturale 2022
La superficie massima richiedibile ad azienda per la nostra Regione è di 1 ha.
Fino a 1500 mq richiesti la superficie assegnata sarà totale, sopra ai 1500 mq verrà aggiunta una percentuale di superficie ai 1500.
Se la richiesta sarà di 1 ha verosimilmente, in relazione alle richieste effettuate l’assegnazione, si aggirerà attorno ai 2000 mq.
Se viene assegnata più di metà della superficie richiesta non sarà possibile rifiutare se non pagando una sanzione. Diversamente, se la superficie assegnata sarà inferiore al 50% della richiesta, entro 30 giorni dall’assegnazione sarà possibile rifiutare senza incorrere in penalità.
Chi non impianta la superficie entro 3 anni dalla data di assegnazione incorre in sanzioni che arrivano fino a 1500€ + 3 anni di esclusione dai bandi OCM vitivinicoli.
L’unico criterio di priorità per ottenere il massimo della superficie richiesta è dato alle aziende che conducono in regime biologico la stessa superficie di vigneto da almeno 5 anni.
Si invitano gli interessati a contattare al più presto l’ufficio territoriale CIA per la verifica della superficie da richiedere e la predisposizione della domanda.

Bando regionale De Minimis 2022 – Domande entro il 29 aprile 2022

Il 31/01/2022 è stato deliberato il bando per il contributo in conto interessi per la richiesta delle cambiali agrarie tramite Agrifidi
Sono previste 2 tipologie di domanda:
– “Cambiale agraria a 12 mesi con abbattimento tasso del 2%”. Importo del prestito minimo 6.000 euro e massimo 150.000 euro
– “Prestito di liquidità fino ad un massimo di 60 mesi con abbattimento tasso al 2,5% per i primi 36 mesi”. Tale contributo è compatibile anche con un preammortamento di 24 mesi. Importo del prestito minimo 12.000 euro e massimo 500.000 euro
Le Priorità, per la precedenza al contributo riguardano le imprese:- che hanno ottenuto una concessione di aiuto a seguito di calamità quali: cimice asiatica, maculatura bruna, Gelate dal 24 marzo 2020 al 3 aprile 2020, Gelate dal 1° aprile all’11 Aprile; 
– aziende condotte da giovani;
– aziende ricadenti in zona svantaggiata
– tutte le altre aziende
Tutte le imprese che fanno richiesta prestito con contributo devono essere in regola con il DURC. La data di scadenza di presentazione delle domande è il 29 aprile 2022.Per informazioni o richiesta domanda, rivolgersi al proprio ufficio Cia di pertinenza

Ristrutturazione e conversione vigneti – Al via il Bando con scadenza il 29 aprile ore 13

Le novità rispetto al bando precedente sono:

  1. L’ultimo bando della programmazione del PNS vino 2019 – 2023 che resta biennale e quindi è possibile terminare i lavori nell’annualità 2024, la prima per il settore vino della nuova programmazione. Le domande che indicheranno nel cronoprogramma l’annualità 2024 dovranno rispettare tutte e 3 le seguenti condizioni aggiuntive:
    1. Alla data del 15 ottobre 2023 i lavori dovranno essere parzialmente iniziati;
    2. Alla data del 15 ottobre 2023 il beneficiario dovrà aver sostenuto, ovvero pagato, almeno il 30% delle spese. Ai fini della determinazione del 30% potranno concorrere solo fatture regolarmente pagate alla data del 15 ottobre 2023;
    3. Nel periodo 16 ottobre 2023 – 31 dicembre 2023 il beneficiario dovrà presentare una rendicontazione parziale a SIAG secondo regole definite da AGREA in cui dimostrerà allegando fatture e bonifici che ha sostenuto il 30% delle spese. 
    4. Coloro che non rispetteranno una delle condizioni soprariportate decadono dalle agevolazioni concesse e per 3 anni non potranno fare domanda sulla Misura Ristrutturazione vigneti;
  2. a seguito dell’ approvazione della nuova Legge regionale 15/2021 che ha sostituito la Legge precedente 15/1997 e pertanto è previsto che:
    1. Il vincolo di destinazione passa da 10 anni a 5 anni;
    2. Viene introdotto un vincolo di inalienabilità delle opere finanziate per i primi 5 anni dell’impianto fatte salve le deroghe previste nella legge;
    3. Il richiedente dovrà rispettare le condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro per il personale dipendente;
  3. Modificate le tempistiche: come da allegato alla presente;
  4. Introdotta la definizione di “Fine lavori”;
  5. Varianti e modifiche minori: non si possono presentare né varianti e nemmeno modifiche minori alla superficie concessa pertanto se uno chiede ed ottiene 1 ha dovrà realizzare 1 ha; se ne realizza meno andrà incontro alle penalità previste dalla regolamentazione comunitaria. 
  6. Modalità tecniche:
    1. sono stati introdotti limitazioni sui pali fenestrati (cemento vibrato) e ridefinito l’uso dei pali in legno, questi ultimi dovranno garantire al Tecnico accertatore  che siano funzionali alla meccanizzazione integrale dell’impianto. I problemi maggiori deriveranno da coloro che vogliono riutilizzare pali in legno usati, che pur non essendo a contributo, dovranno dare garanzie che l’impianto sia comunque meccanizzabile per tutta la durata del vincolo.
    2. Modifica della Forma di allevamento dei vigneti: è stato introdotto l’inammissibilità del passaggio da una forma di allevamento integralmente meccanizzata ad una parzialmente meccanizzata.

Il termine per la presentazione delle domande è il 29 aprile 2022 alle ore 13.00.
La superficie minima per accedere al contributo è 5000 mq.
La dotazione finanziaria a disposizione per la campagna 2022/23 ammonta a Euro 15.239.082,00. Gli interventi su vigneti esistenti ovvero il sovrainnesto, le modifiche della forma di allevamento e l’installazione di impianti irrigui è possibile solo su vigneti con meno di 20 anni di età al momento della presentazione della domanda di contributo e che hanno caratteristiche tecniche coerenti con quanto riportato nel bando. 

Per il bando clicca il seguente link https://bur.regione.emilia-romagna.it/dettaglio-inserzione?i=f6f4694508e1400499d8ffcb894750ff

Per approfondire clicca il seguente link https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/bandi/bandi-2022/ristrutturazione-e-riconversione-di-vigneti-campagna-2022-2023

Attività oleoturistica

L’attività oleoturistica – con l’entrata in vigore del D. M. del MIPAAF del 26/01/2022 in data 15 febbraio 2022 – rientra tra le attività connesse all’agricoltura qualora vengano rispettati i requisiti e gli standard minimi definiti. Tale decreto nasce ed individua linee guida e requisiti della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività ) da presentare al SUAP.

L’attività oleoturistica non è riservata in via esclusiva alle imprese agricole ma può essere svolta da altri soggetti non agricoli di tale filiera (ad esempio, i frantoi).  L’attività di oleoturismo, se associate al mondo agricolo, puo’ essere definite attività agricole connesse ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile.

Oleoturismo: caratteristiche ed opportunità

Rientrano nel concetto di oleoturismo:       

1) attività formative ed informative volte alla produzione delle olive e alla conoscenza dell’olio d’oliva attraverso visite nel luogo di produzione;

2) iniziative presso frantoi ed oliveti ivi compresa la raccolta dimostrativa delle olive;

3) attività-iniziative che illustrano la cultura olearia tramite visite presso i luoghi in cui sono esposti gli strumenti necessari alla coltivazione dell’ulivo;

4) attività di degustazione e commercializzazione delle produzioni aziendali anche in abbinamento ad alimenti d’accompagnamento, escludendo la somministrazione di preparazioni gastronomiche consentite solo per le attività agrituristiche; 

Per mantenere la connessione con l’attività agricola principale, il Decreto Ministeriale chiede il rispetto di alcuni requisiti minimi al fine della qualificazione dell’attività oleoturistica.

Pertanto, oltre agli standard di qualità del prodotto individuati nel Provvedimento ed il rispetto delle norme generali di qualità igienico sanitaria, viene richiesta:

– l’apertura settimanale o anche stagionale di un minimo di tre giorni;

– l’utilizzazione di strumenti di prenotazione delle visite, preferibilmente informatici;

– l’indicazione dei parcheggi in azienda o nelle vicinanze;

– sito o pagina web aziendale;

– esposizione e distribuzione di materiale informativo sulla zona di produzione, sulle produzioni tipiche;

– la presenza di personale addetto dotato di competenza e formazione, anche sulla conoscenza delle caratteristiche del territorio.

Si attende la definizione dei regolamenti regionali per poter dare concreto avvio all’attività.

Notifica di pagamento del Registro Imprese – Non obbligatorio il versamento

Si informa che il versamento per il portale http://registroimpreseitalia.net non è obbligarorio. Si tratta di una proposta di adesione al portale rivolta alle aziende iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato. L’adesione all’iscrizione al portale registroimpreseitalia.net, e quindi il pagamento del versamento, è facoltativa, ed ha finalità esclusivamente commerciali non sostituisce in alcun modo gli adempimenti imposti dallo Stato Italiano e dal Registro delle Imprese.

clicca il seguente link per visualizzare la notifica https://emiliaromagna-cia.it/wp-content/uploads/2022/03/CCREGIMPRESE-da-fiorentino.pdf

Cessione crediti bonus edilizi – Ulteriori modifiche

Pubblicato sulla GU del 25 febbraio 2022 n. 13 il decreto legge 25/02/2022 n. 13 che interviene ancora una volta sull’argomento della cessione del credito. Di seguito le ulteriori modifiche.

ULTERIORI CESSIONI DOPO LA PRIMA
Come si ricorderà il Decreto Sostegni – ter aveva limitato ad una la cessione del credito derivante da interventi di superbonus e sconto in fattura con la conseguenza che il mercato di tali crediti né è risultato bloccato.
Ora il decreto prevede che dopo la prima cessione il credito potrà essere ceduto ancora due volte a condizione però che le ulteriori due cessioni siano effettuate nell’ambito del mondo creditizio.

Esempio 1
Il contribuente effettua un intervento per il quale ha diritto al credito di imposta del 50%/65%/110% e decide di optare per lo sconto in fattura.
In capo al fornitore (A) scaturisce un credito che può cedere ad un soggetto qualsiasi (B).
Il cessionario del fornitore (ovvero B) a sua volta lo potrà cedere solo ad un intermediario creditizio/assicurativo (C) che a suà volta potrà cederlo ad altro intermediario creditizio/assicurativo (D).
Dopo tale ultima cessione il credito non potrà essere ancora ceduto.

Esempio 2
Il contribuente effettua un intervento per il quale ha diritto al credito di imposta del 50%/65%/110%. Tale credito potrà essere ceduto liberamente ad un soggetto qualsiasi (soggetto B).
Se il cessionario (B) che ha ricevute il credito vuole a sua volta ri-cederlo lo potrà fare ma solo nei confronti di un intermediario creditizio/assicurativo (C) e non a qualunque altro soggetto.
A sua volta l’intermediario creditizio/assicurativo (C) che volesse cedere il credito potrebbe farlo ma solo nei confronti di altri intermediari creditizi/assicurativi (D).
Dopo questo nessuna altra cessione del credito potrà essere effettuata.
Tale misura deve ritenersi valida dal 26/02/2022.

Inoltre, al credito sarà attribuito un codice univoco da indicare nelle comunicazioni successiva alla prima e il credito ceduto non
potrà essere oggetto di cessioni parziali.

In sostanza il credito verrà targato e non sarà possibile spezzettarlo.
Tali ultime misure entreranno in vigore dal 1 maggio 2022.

SANZIONI PER FALSE INFORMAZIONI
Vengono inasprite le pene nei confronti di asseveratori che attestano il falso o ometto di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto o sull’effettiva realizzazione.
Infatti il nuovo comma 13-bis-1 dell’art. 119 del DL 34/2020 prevede che “Il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni di cui al comma 13 e all’articolo 121, comma 1-ter, lettera b), espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso ovvero attesta falsamente la
congruita’ delle spese, e’ punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 50.000 euro a 100.000 euro.
Se il fatto e’ commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per se’ o per altri la pena e’ aumentata.”
Si specifica che l’omissione di questi elementi dovrà essere di natura dolosa.
Tale inasprimento è da ritenersi relativo sia alle asseverazioni legate al 110% (sia se oggetto di cessione/sconto e sia se oggetto
di dichiarazione redditi) e sia per esercitare l’opzione di cessione del credito/sconto in fattura in relazione a tutti gli altri bonus
minori.

ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA
Sul fronte delle assicurazioni come si ricorderà era previsto che l’asseveratore dovesse stipulare una polizza “con massimale
adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi oggetto delle predette attestazioni/asseverazioni” che comunque non fosse inferiore a Euro 500.000,00.
Ora viene meno tale massimale e la possibilità di una polizza “cumulativa” in quanto viene previsto che “per ogni intervento comportante attestazioni o asseverazioni” deve essere stipulata apposita polizza con massimale pari agli importi degli interventi oggetto delle predette asseverazioni.
Da qui quindi bisognerà verificare che la polizza sia riferita a quell’intervento e che sia pari almeno alle spese dell’intervento.
Sulla decorrenza di tale norma al momento parrebbe che questa sia valida dal 26/02/2022. Per tale motivo per le cessioni fatte da quella data sarà necessaria un’assicurazione che rispetti tale requisito. Si auspica un chiarimento da parte di ADE.

CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO
Viene previsto che per i lavori edili di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento,
ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione / rinnovamento / smantellamento di opere fisse, permanenti o
temporanee, in muratura / cemento armato / metallo / legno / altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche
e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte
che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica / sistemazione forestale / sterro, lavori di costruzione edile
o di ingegneria civile, gli scavi, il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili
o di ingegneria civile di importo superiore a Euro 70.000, i benefici di cui:

1) agli artt. 119 (detrazione 110%), 119-ter (detrazione 75% per superamento e eliminazione di barriere architettoniche),
120 (credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro) e 121 (opzione per sconto in fattura e cessione
del credito), DL n. 34/2020;
2) all’art. 16, comma 2, DL n. 63/2013 (c.d. “Bonus mobili”);
3) all’art. 1, comma 12, Legge n. 205/2017 (c.d. “Bonus verde”);
4) all’art. 1, comma 219, Legge n. 160/2019 (c.d. “Bonus facciate”);
sono riconosciuti a condizione che nell’atto di affidamento dei lavori sia specificato espressamente l’applicazione, da parte del
datore di lavoro, dei contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali.
Il contratto collettivo applicato, oltre che nell’atto di affidamento dei lavori, deve essere specificato anche nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori.
I soggetti che appongono il visto di conformità dovranno verificare anche che il contratto collettivo applicato sia indicato nell’atto di affidamento dei lavori e riportato nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori.
L’Agenzia delle entrate, per la verifica dell’indicazione del contratto collettivo applicato negli atti di affidamento dei lavori e nelle fatture, puo’ avvalersi dell’Ispettorato nazionale del lavoro, dell’INPS e delle Casse edili.
Tale ultima disposizione entrerà in vigore a partire dai lavori avviati dopo il 26/05/20.

Bonus pubblicità

Riaperto il cosidetto “Bonus Pubblicità” rivolto ai soggetti che acquistano spazi pubblicitari/inserzioni commerciali.

Per poter fruire dell’agevolazione in esame il soggetto interessato deve presentare preliminarmente una richiesta a carattere “prenotativo”.

Successivamente lo stesso deve inviare la dichiarazione degli investimenti effettuati nell’anno. Per il “Bonus pubblicità” 2022 la prenotazione va inviata entro il 31.3.2022 e riguarda gli investimenti effettuati/da effettuare in tale anno.

Per il 2022 il credito di imposta è riconosciuto per investimenti effettuati su: a) giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale, registrati presso un Tribunale, o presso il ROC, e dotati del Direttore Responsabile;

b) emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato e iscritte al ROC.

Per l’ottenimento del credito di imposta è necessario effettuare:

c) una prima comunicazione di accesso al credito di imposta da effettuare entro il riaperto termine del 31 marzo 2022 nel quale indicare i dati degli investimenti che sono stati effettuati e che si intendono effettuare per l’anno in corso (2022 in questo caso);

d) una dichiarazione sostitutiva, da presentare dall’1 al 31 gennaio dell’anno successivo a quello dell’investimento (2023 in questo caso) relativa agli investimenti effettuati, per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione precedente sono stati effettivamente realizzati nell’anno di riferimento e che gli stessi soddisfano i requisiti richiesti.

A tal fine sarà necessaria un asseverazione da parte di un professionista contabile che certifichi l’effettività delle spese sostenute. Il credito di imposta è stabilito nella misura del 50% degli investimenti effettuati. Tuttavia tale percentuale sarà ridefinita sulla base delle domande pervenute (lo scorso anno ad esempio la percentuale di contributo è stata definita nel 4,80% per la pubblicità su radio e televisione e 12% per quella su carta stampata). Il bonus pubblicità è utilizzabile in compensazione nel modello F24 per il pagamento di imposte e contributi (la delega deve essere trasmessa esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate).

Cia Romagna Servizi – Cesena – Via Rasi e Spinelli, 160 – 47521 Cesena (FC) Tel. 0547.26736 – Fax 0547.610290 Mail: cia.romagna@cia.it – Pec: ciaromagnaservizi@aditpec.it

Nuovo contributo ristorazione

Pubblicato in Gazzetta ufficiale sabato 19 febbraio il Dm Sviluppo conomico – Economia attuativo dell’articolo 1-ter, comma 1, del Dl 73/2021.
Destinati all’erogazione del contributo da 60 milioni di euro che, in virtù elle disposizioni del Dm, saranno così ripartiti:
1) 40 milioni al settore del wedding;
2) 10 milioni ad intrattenimento e organizzazione di feste e cerimonie;
3) altri 10 al canale Ho.re.ca. (hotellerie, restaurant e cafè).
Per fruire del contributo le imprese interessate dovranno svolgere, come attività prevalente, una attività il cui codice ATECO è compreso nell’allegato A del decreto. Si tratta come detto tipicamente di imprese legate al wedding e/o alla ristorazione fra cui le imprese agricole svolgenti attività di ristorazione connessa alle aziende agricole.

C.I.A. EMILIA ROMAGNA – VIA BIGARI 5/2 – 40128 BOLOGNA BO – TEL. 051 6314311 – FAX 051 6314333
C.F. 80094210376 – mail: emiliaromagna@cia.it PEC: amministrazione.er@cia.legalmail.it

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