Controllo obbligatorio della Flavescenza dorata della vite

La Flavescenza dorata è la più grave delle malattie da fitoplasmi della vite denominate con il termine generico di “giallumi” ed è oggetto di quarantena in tutta l’Unione europea. E’ stata segnalata per la prima volta in Italia nei primi anni ’70 ed è attualmente presente in molte regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia e altre). Dopo i primi casi trovati in provincia di Piacenza nel 1998, i focolai di Flavescenza dorata sono aumentati in maniera preoccupante anche in Emilia-Romagna.
A partire dal 2000 la Regione ha promosso e finanziato il monitoraggio di tutto il territorio regionale, che ha consentito di definire la reale frequenza e distribuzione della Flavescenza dorata e del suo vettore, la cicalina Scaphoideus titanus, e ha permesso di orientare le misure fitosanitarie previste dal decreto ministeriale 31/05/2000 recante “Misure per la lotta obbligatoria contro Flavescenza dorata della vite” entrato in vigore l’11 luglio 2000.

Il Servizio Fitosanitario ha stabilito le misure di lotta obbligatoria da attuare in Emilia-Romagna per contenere nei vigneti la diffusione della Flavescenza dorata della vite.

Gli interventi obbligatori riguardano:

  • l’eliminazione di tutte le piante con sintomi di Flavescenza dorata;
  • l’obbligo in tutta la regione di contenere le popolazionii di cicalina Scaphoideus Titanus.

Dal 2022 nelle aree viticole delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini dovranno essere effettuati interventi insetticidi obbligatori contro lo scafoideo (determinazione del Servizio fitosanitario regionale n. 2863 del 17/02/2022.

Obbligatori:

2 trattamenti:

  • nelle aree vitate inserite nelle “zone di insediamento” limitatamente alle province di Bologna e Modena, e in tutte le “zone focolaio”;
  • nelle aree vitate dei corpi aziendali in cui sono state riscontrate piante infette da Flavescenza dorata al di fuori delle “zone di insediamento” e delle “zone focolaio”;

almeno 2 trattamenti:

  • nelle aree vitate a conduzione biologica di tutto il territorio regionale; 

1 trattamento:

  • nelle “zone di insediamento” limitatamente alle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia;
  • nelle province di Ferrara e Forlì-Cesena al di fuori delle “zone focolaio” e nella provincia di Rimini.

3 trattamenti:

  • nei campi di piante madri per marze e per portinnesti e nei barbatellai di tutto il territorio regionale.

COME ATTUARE LA LOTTA OBBLIGATORIA

  • il primo trattamento prima che l’insetto raggiunga lo stadio adulto, da eseguire a cavallo tra giugno e luglio ma comunque non oltre il 10 luglio;
  • il secondo da eseguire entro il 10 agosto;
  • Nei campi madre di barbatelle il terzo trattamento entro il 10 settembre.

Si raccomanda di consultare quanto divulgato attraverso i bollettini tecnici territoriali di produzione integrata e biologica, sulla base dei rilievi svolti saranno indicate epoche più precise per l’esecuzione degli interventi.

SANZIONI

L’inosservanza delle prescrizioni sopra impartite sarà punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 a 6.000,00 euro, ai sensi dell’art. 55, comma 15, del D. Lgs. 02 febbraio 2021, n. 19.

Per ulteriori informazioni:

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/schede/avversita-per-nome/flavescenza/schede/trattamenti-insetticidi-obbligatori

e ancora per approfondire: https://servizimoka.regione.emilia-romagna.it/mokaApp/apps/FITO012/index.html

Comunicazione fatture estere

Dal 1 luglio 2022 sono in vigore le disposizioni in tema di fatturazione elettronica anche nei confronti di soggetti esteri sia con riferimento alle fatture di vendita sia con riferimento a quelle di acquisto.
Con riferimento alle fatture attive dal 1 luglio 2022 anche queste dovranno essere inviate all’Agenzia delle Entrate allo stesso modo in cui avviene oggi per le fatture domestiche e con le stesse tempistiche (12 gg o entro il 15 del mese successivo in caso di fatture differite).
Il codice destinatario da usare sarà per tutte le fatture estere in vendita quello con 7X ovvero “XXXXXXX”.
Purtroppo questo non vuol dire che il cliente estero riceverà la fattura elettronica perché questo è un obbligo di comunicazione che viene richiesto dalla nostra Agenzia delle Entrate e quindi la fattura da far recapitare al cliente estero sarà sempre quella cartacea.
Unica eccezione è la fattura in vendita verso operatori economici di San Marino. Questa, vera e propria fattura elettronica accettata dalla Repubblica di San Marino, dovrà essere emessa nelle stesse tempistiche (12 gg o 15 del mese successivo in caso di fattura differita) ma andrà usato SEMPRE il codice destinatario “2R4GTO8” e codice note N3.3.
Per le fatture emesse nei confronti di operatori economici di San Marino il codice destinatario, quindi, sarà sempre quello sopra indicato (2R4GTO8) indipendentemente per tutti i clienti cui si dovrà fatturare.
Ovviamente trattandosi di un obbligo fra soggetti economici sarà necessario reperire la partita IVA del soggetto sammarinese (quello con codice SM e 5 lettere).
Anche le fatture di acquisto estere dovranno essere notificate all’Agenzia delle Entrate entro il 15 del mese successivo a quello di ricevimento della fattura.
Per tale motivo è necessario che, al ricevimento della fattura estera, venga allegato alla stessa la mail riportante la data di ricevimento oppure la busta recante la data di ricevimento.
Tutte tali fatture dovranno essere consegnate al tuo ufficio di zona entro il giorno 5 del mese successivo a quello di ricevimento.
Esempio: fattura francese ricevuta via mail il giorno 8 luglio 2022, bisognerà allegare alla fattura la mail di ricevimento e consegnarla all’ufficio di zona INDEROGABILMENTE entro il giorno 5 agosto 2022.

Infatti i dati di questa fattura andranno comunicati all’Agenzia delle Entrate entro il 15 agosto 2022 pena il pagamento di sanzioni.
Se si preferisce, fermo restando che è bene mantenere traccia del giorno di ricevimento della fattura, è possibile anche scrivere sulla fattura la data di ricevimento prima di consegnarla all’ufficio.
Tali obblighi sono in vigore a partire dalle fatture emesse e ricevute dal 1 luglio 2022.

Ti preghiamo di tenere nota di queste indicazioni in modo da evitare sanzioni. Per maggiori informazioni puoi rivolgerti all’ufficio fiscale CIA della tua zona.

Anp Romagna riflette su servizi sanitari, Pnrr e formazione operatori

Il Consiglio Direttivo dell’ANP-Cia Romagna, allargato ai componenti dell’Assemblea ANP-Cia Romagna, si è riunito domenica 17 luglio 2022 all’Agriturismo Cento Tigli di Modigliana (FC). È stata l’occasione per riflettere e approfondire il tema: “Progettazione del Nuovo Piano Socio Sanitario Romagnolo”. Presenti anche Pierino Liverani, presidente Anp Emilia Romagna, Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna e la vicesindaca di Modigliana Alice Lancioli.

I lavori sono stati coordinati dalla vicepresidente Anp Romagna, Oretta Pedini.

Modigliana (FC), Anp Romagna, 17 luglio 2022
Da sinistra: Alice Lancioli, vicesindaca di Modigliana; Oretta Pedini, vicepresidente Anp Romagna; Wiliam Signani, presidente Anp Romagna; Pierino Liverani, presidente Anp Emilia-Romagna; Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna

Nell’intervento introduttivo – il presidente Anp Romagna Wiliam Signani – ha puntualmente illustrato gli interventi e i fondi destinati dal Pnrr (Piano di ripresa e resilienza) alla sanità emiliano-romagnola: un piano ambizioso di nuove Case della Salute, Ospedali di Comunità, telemedicina, infrastrutture tecnologiche e digitali con obbiettivo finale ospedali moderni, sicuri e sostenibili. Signani ha poi declinato i progetti che riguardano la Romagna entrando nel dettaglio degli interventi previsti nelle singole province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Signani ha messo in evidenza alcune criticità: ritardi nelle risposte alle richieste di prestazioni specialistiche o ad esami complessi, seppur con qualche miglioramento; problematiche nei reparti; un carico enorme di pazienti sui medici di base, nei pronto soccorsi con doppi turni di lavoro dovuti alla mancanza di personale sanitario e anche nei servizi logistici.

“Se tutto va a buon fine – sottolinea Signani – in quest’epoca di Covid e di guerra, che ha conseguenze sulla vita sociale di tutti noi, si mettono le basi per una sanità pubblica che si proietta fortemente nel futuro. Per raggiungere tale obbiettivo, oltre alle strutture e alle strumentazioni, per dare concretezza alle innovazioni servono investimenti anche in personale, fortemente specializzato”.

Nelle sue conclusioni Signani afferma: “Credo che noi come Anp, nella nostra bella piattaforma politico-programmatica che analizza nel minimo dettaglio ciò che funziona e ciò che non funziona, dobbiamo continuare a dare voce al malessere che si registra nel nostro Paese. Quindi chiediamo con forza l’abolizione del numero chiuso nei corsi di medicina universitari”.

Di emergenza in emergenza. Il valore dell’agricoltura: il cibo e oltre. La scienza ci aiuterà a non rimanere senza cibo

L’emergenza internazionale, con assetti ed equilibri modificati dalla pandemia e amplificati dalla guerra russo-ucraina, ha fatto emergere tutta la nostra fragilità, in particolare per cibo ed energia. L’aumento dei costi energetici e delle materie prime si è accentuato con la guerra e impatta su tutta l’economia, agricoltura compresa, che affronta anche aumenti dei costi di mangimi e concimi, e che sta subendo i cambiamenti climatici estremi, dalle gelate alla grandine alla siccità.Con Danilo Misirocchi, presidente di Cia Romagna, approfondiamo alcune delle questioni che impattano sul mondo agricolo e, di conseguenza, sull’indotto e su ognuno di noi.

Il Governo ha riconosciuto lo stato di calamità naturale per siccità. Ora cosa serve?

Occorre andare in fretta oltre l’emergenza: proseguire con le infrastrutture, programmare un piano di nuovi invasi, con una strategia condivisa tra Governo, Regioni, Consorzi di bonifica e associazioni, con il mondo dell’agricoltura pronto a collaborare. In Romagna non partiamo da zero, abbiamo il Cer e in particolare nel ravennate alcuni invasi in collina. In altre zone la situazione è ben più problematica. Il riminese non ha una distribuzione irrigua: solo alcune parti della provincia possono attingere direttamente da falda e il Cer arriva solo fino a Rimini Nord. Occorrono risposte di lungo respiro: l’acqua, come sempre sostenuto da Cia, va conservata quando c’è.L’agricoltura della Romagna è fra le più virtuose nell’uso di acqua per irrigazione: grazie alle applicazioni tecnologiche si sa quando e come usarla e come usarla senza sprechi, in modo sempre più sostenibile.

È arrivata un’altra emergenza, le cavallette. Qual è la questione?

Non è disgiunta dalla situazione climatica. Stanno colpendo diverse zone della Romagna, in particolare nel forlivese-cesenate. La questione che Cia pone da tempo all’attenzione è l’abbandono delle aree interne, che genera squilibri ambientali: meno terreni lavorati, quindi meno manutenzione del territorio, ma anche meno animali da cortile, come le faraone, naturali antagoniste delle cavallette. Per evitare che il prossimo anno la situazione sia drammaticamente peggiore bisognerà lavorare anche i terreni incolti e abbandonati, zone di proliferazione degli insetti. È uno sforzo non di poco conto, ma necessario.

Il tema della fauna selvatica in generale desta preoccupazioni e danni. Qual è la situazione?

Apprezziamo il modo in cui a Ravenna, ad esempio, è intervenuto il Prefetto sul tema dei daini: in maniera pragmatica ha optato per il trasferimento di una quota di esemplari. Cia ha però qualche perplessità sull’efficacia di questa soluzione: la specie non è autoctona e oltre ai danni per l’agricoltura e al rischio per la sicurezza stradale, crea disequilibrio alle specie autoctone. Non dimentichiamo poi i cinghiali e il contenimento della peste suina, che fortunatamente al momento non interessa le nostre aree romagnole, ma l’attenzione deve restare alta.

Un’altra emergenza è la manodopera. I problemi quest’anno sono ulteriormente aumentati?

Serve una politica seria su più filoni, dalla gestione delle quote di ingresso degli extracomunitari, alla formazione, a un inquadramento occupazionale funzionale alla stagionalità dell’agricoltura. Occorre poi trovare alternative al reddito di cittadinanza, che genera storture imbarazzanti. È scandaloso che qualcuno rifiuti il lavoro per avere il sussidio pubblico, quando agricoltori che hanno lavorato una vita e versato i contributi ricevono una pensione di circa 650 euro al mese.

Sul versante della transizione ecologica cosa può dirci?

La nostra agricoltura è tecnologicamente avanzata ed è il settore che ha abbattuto di più l’impatto ambientale. A fronte di una popolazione mondiale in aumento e della richiesta di produrre più cibo, dobbiamo prendere atto che la transizione ecologica, se non vogliamo rimanere senza cibo, deve essere affrontata per mezzo della scienza, e non dell’ideologia, a garanzia della sicurezza alimentare.

Progettazione del Nuovo Piano Socio Sanitario Romagnolo

Il CONSIGLIO DIRETTIVO ANP-Cia Romagna, allargato ai componenti dell’ASSEMBLEA si terrà in presenza domenica 17 Luglio 2022 alle ore 09.30
all’ Agriturismo Cento Tigli, in Via Tredoziese, 7 a Modigliana (FC). Per il programma dettagliato scarica il pdf qui sotto.

Visualizza il programma e le informazini a questo link https://emiliaromagna-cia.it/wp-content/uploads/2022/07/Consiglio-Direttivo-allargato-ANP-17.07.22.pdf

Criticità idrica

Il Consorzio di Bonifica della Romagna comunica che – vista la situazione idrica decisamente critica sul fiume Po – si prefigura la necessità di
una serie di manovre che riducono la quantità di acqua da distribuire alle utenze consorziate
, utilizzanti prese da canale ad uso irriguo.
Tali operazioni risultano in linea con quanto richiesto dal Canale Emiliano
Romagnolo in relazione all’urgenza della situazione legata al
funzionamento dell’Impianto di sollevamento del Palantone, cuore del sistema irriguo. Nell’ambito delle sopra citate operazioni, si è tenuto necessariamente conto delle colture presenti in area, valutando quanto disponibile alla fonte e quanto richiesto dalle utenze.

Piano lotta alla zanzara dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha predisposto il “Piano degli interventi per la lotta alla zanzara”, sulla base delle indicazioni tecniche della Regione Emilia-Romagna e del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL della Romagna, adottando nei nove comuni dell’Unione due ordinanze sindacali, entrambe valide dal 01/05/2022 al 31/10/22 nelle quali sono riportate una serie di interventi da attuare per limitare la proliferazione della zanzara.
Le ordinanze sono indirizzate: ai cittadini e ai soggetti pubblici e privati proprietari o affittuari di aree all’aperto dove possa accumularsi dell’acqua, sia piovana che di altra origine; ai proprietari e/o gestori di aree soggette a sommersioni, quali agricoltori, cacciatori o comunque chi ha disponibilità di bacini per il deposito di acqua, scavi a scopo di estrazione di sabbia e/o argilla, aziende faunistico-venatorie, coltivazioni per la cui irrigazione si possa ricorrere alla tecnica della sommersione o scorrimento superficiale, maceri, valli e chiari da caccia.
Sono indispensabili azioni di rimozione di tutti i possibili focolai, ovvero delle possibili raccolte d’acqua piovana in ciotole, sottovasi, bidoni, secchi, scavi, ecc. ed il trattamento periodico con prodotto idoneo nei focolai non eliminabili, come i pozzetti di raccolta delle acque meteoriche delle aree private etc, da attuare con rigore nel periodo tra maggio ed ottobre.
Anche quest’anno le ordinanze prevedono che gli eventuali trattamenti adulticidi negli spazi privati debbano essere svolti secondo le modalità riportate dalle ordinanze stesse in quanto considerati trattamenti d’emergenza che non devono essere svolti in maniera programmata ma solo previa comunicazione preventiva da inviare almeno 5 giorni prima del trattamento (modulo disponibile sul sito web dell’Unione Bassa Romagna).
Importante novità di quest’anno è la preventiva comunicazione anche per gli impianti automatici di distribuzione di prodotti contro le zanzare quali adulticidi e prodotti insetto-repellenti utilizzando il modulo allegato alle ordinanze. Anche per l’utilizzo di tali impianti valgono le modalità prescritte per l’effettuazione dei trattamenti adulticidi.
A questo link è possibile scaricare le 18 ordinanze comunali

Strutture ricettive – Credito di imposta 65% per i lavori conclusi nel 2021

Il ministero del Turismo ha pubblicato il 26 maggio l’Avviso pubblico sulle modalità per l’accesso alla piattaforma online per la concessione del credito d’imposta del 65% sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 6 novembre 2021 per la riqualificazione ed il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere fra cui gli agriturismi esisitenti alla data del 1/1/2012.

L’istanza dovrà essere presentata dalle 12,00 del 9 giugno 2022 alle 17,00 del 13 giugno 2022, accedendo alla piattaforma dedicata, il cui link sarà pubblicato la mattina del 9 giugno stesso. I tempi paiono abbastanza stretti, ma gestibili in base agli investimenti già effettuati. Le risorse sono poi assegnate secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Si tratta di un credito d’imposta riguardante specifiche strutture ricettive: oltre agli alberghi, i villaggi albergo, le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi, nonché quelle individuate come tali dalle normative regionali, vi rientrano le strutture che svolgono attività agrituristica ex legge 96/2006 e pertinenti norme regionali, gli stabilimenti termali e le strutture all’aria aperta, quali i villaggi turistici, i campeggi, i parchi di vacanza e quelle organizzate per la sosta e il pernottamento di diportisti all’interno delle proprie unità da diporto esistenti alla data del 1/1/2012.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta nella misura del 65% delle spese sostenute, entro il massimo di € 200.000, pari ad un investimento massimo di 307.692,30 euro per ciascuna struttura, per interventi di:

• manutenzione straordinaria;

• restauro e risanamento conservativo;

• ristrutturazione edilizia;

• eliminazione delle barriere architettoniche;

• incremento dell’efficienza energetica (globale, sull’involucro edilizio, con collettori solari, climatizzazione invernale);

• adozione di misure antisismiche;

• acquisto di mobili e componenti d’arredo e per i soli stabilimenti termali la realizzazione di piscine e acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali.

Il credito è concesso nel rispetto dei limiti delle condizioni di cui al regolamento Ue 1407/2013 e alla comunicazione della Commissione Ue del 19 Marzo 2020 sul Quadro temporaneo Covid. L’effettività del sostenimento delle spese deve risultare da apposita attestazione rilasciata da un revisore legale.

L’agevolazione, non cumulabile con altri contributi concessi per gli stessi interventi, non è assoggettata a tassazione ed è utilizzabile solo in compensazione.

C.I.A. EMILIA ROMAGNA – VIA BIGARI 5/2 – 40128 BOLOGNA BO – TEL. 051 6314311 – FAX 051 6314333
C.F. 80094210376 – mail: emiliaromagna@cia.it PEC: amministrazione.er@cia.legalmail.it

Privacy Policy  –  Note legali –  Whistleblowing policyTrasparenza

WhatsApp chat