Ismea comunica di aver subito un attacco hacker e che sono state sottratte informazioni, dati sensibili e documenti di identità degli imprenditori che hanno o stanno usufruendo dei prodotti Ismea.Si consiglia pertanto a chi avesse utenza Ismea, di aggiornare la password di accesso e di prestare massima attenzione ad eventuali comunicazioni di richieste dati da parte di enti o società che riportano riferimenti alle domande di gestione Ismea. Ismea ha spedito ad ogni imprenditore una lettera PEC per informarlo dell’accaduto, ma riteniamo importante evidenziare nuovamente la notizia onde evitare casi di truffe, fishing, spamming od altro.
Decreto ministeriale recante interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agro industriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agri Solare”.
Rispetto al primo avviso che era uscito sul sito del Ministero, il decreto modifica sostanzialmente i parametri d’accesso e i tipi di investimento realizzabili. Inoltre, per quanto riguarda il vero e proprio bando ancora non è uscito e come previsto dall’art. 13 del DM verrà pubblicato solo dopo la decisione di approvazione da parte della Commissione europea, che non dovrebbe avvenire prima della metà di giugno.
Le differenze principali rispetto alla prima versione sono: 1) viene specificato che possono essere realizzati impianti fotovoltaici anche sui tetti di fabbricati strumentali all’attività dei soggetti beneficiari, ivi compresi quelli destinati alla ricezione ed ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica; 2) è prevista la realizzazione anche del solo impianto Fotovoltaico, rimane solo una possibilità l’abbinamento con gli interventi rimozione e smaltimento amianto, realizzazione isolamento termico sui tetti, realizzazione di un sistema di areazione connesso alla sostituzione del tetto; 3) viene specificato quanto può essere grande l’impianto in quanto deve seguire il seguente principio art. 2 comma 3: “Per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo annuale”. L’azienda non può fare un impianto che superi i consumi medi annuali. 4) Possono accedere tutti gli imprenditori agricoli non in regime di esonero dalla tenuta della contabilità; 5) l’impianto dovrà avere una potenza massima tra 6 kwp e 500 kwp.
Con la pubblicazione della circolare del MIPAAF – PQAI – N°0135555 del 23/03/2022 diventa obbligatoro fare un ordine preventivo per l’acquisto in deroga di alcuni cereali per consentire la preparazione e la fornitura del materiale biologico o in conversione, così come previsto dal Reg 848/2018.
Gli Uffici Cia Romagna informano che, dal 1° gennaio 2023, “Frumento duro”, “Frumento tenero”, “Orzo”, “Avena comune e bizantina”, “Farro dicocco” e “Farro monococco” saranno trasferite in “Lista Rossa” come già avvenuto nel 2021 per Erba medica e Trifoglio Alessandrino. Come previsto dalla circolare, sempre a partire dal 1° gennaio 2023 e fatte salve le eccezioni presenti nella circolare stessa, per poter richiedere una deroga per una qualunque delle varieta’ in “Lista Rossa”, sara’ necessario aver inserito in BDSB una manifestazione di interesse ad acquistare le sementi, tramite la funzionalità “Ordini”, per la specifica varieta’, entro e non oltre il 30 giugno 2022.
Pertanto, tutti gli operatori biologici, con notifica di attività biologica nello stato di “pubblicata” alla data del 30 giugno 2022, possono ottenere la deroga all’utilizzo delle suddette sementi biologiche, soltanto se abbiano provveduto ad effettuare la manifestazione di interesse per la semente biologica tramite lo specifico servizio “Ordine” presente nel Sistema Informativo Biologico – SIB, operante nel SIAN, entro il medesimo termine del 30 giugno 2022. Per gli operatori con notifica di attività biologica, alla data del 30 giugno 2022, in qualsiasi stato antecedente allo stato di “pubblicata” (ad es. “rilasciata”, “idonea”, ecc.) non si applicano le disposizioni della circolare.
Nel caso in cui l’agricoltore impieghi, nel 2022, semente convenzionale non trattata senza aver effettuato la manifestazione di interesse mediante la funzione “Ordine” in SIB, verrà emessa, da parte dell’organismo di controllo, un provvedimento di diffida.
Per informazione rivolgersi agli agli uffici locali della Cia Romagna.
Cia Romagna – in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale – invita gli interessati a partecipare lunedì 11 aprile a Faenza, alle ore 20.30, nella sala conferenze “Santini” del Consorzio (via Castellani n. 26) alla serata di approfondimento sui temi: invasi e reti di distribuzione idrica, opere realizzate e in fase di realizzazione e progetti futuri; piani di investimenti in aziende agricole (Misura 4.1.01): incentivi per la realizzazione di impianti di irrigazione e di invasi aziendali.
La forza lavoro agricola ha visto nell’anno del covid ridurre la propria presenza principalmente in virtù delle restrizioni sanitarie e delle conseguenti difficoltà negli spostamenti in ingresso e in uscita dai confini nazionali ed europei. Un altro fattore che ha influito negativamente sul flusso di lavoratori sono stati gli effetti delle gelate e della conseguente perdita di prodotto: le imprese hanno limitato le assunzioni per mancanza di produzione, costringendo di fatto i lavoratori a trovare soluzioni alternative che in molti casi sono diventate stabili in altri Paesi o in altri settori (ad esempio nel settore edile che in questo periodo sta vivendo un momento di forte ripresa).
Per fronteggiare tali difficoltà è necessario:
l’introduzione, nel pieno rispetto delle norme vigenti e della contrattazione collettiva, di strumenti di flessibilità contrattuale che consentano di reperire, in qualsiasi momento, la manodopera necessaria a soddisfare la domanda di lavoro delle imprese; riteniamo importante ribadire la necessità della reintroduzione dei voucher.
– In virtù della natura contrattuale nel settore agricolo (principalmente tempo determinato), introdurre incentivi alla stabilità occupazionale (mediante un sistema di decontribuzione) anche per i datori di lavoro che assumono lavoratori agricoli a tempo determinato oppure una riduzione del cuneo fiscale; agevolazioni e flessibilità per l’assunzione degli stagionali anche attraverso accordi sindacali per i lavoratori stagionali stranieri.
– prevedere forme di sgravio e decontribuzione per imprenditori agricoli che si impegnano ad accogliere e fornire alloggio per lavoratori e loro famiglie.
E’ altresì urgente:
– pianificare il flusso migratorio dei lavoratori stranieri tenendo conto della stagionalità delle colture e andando incontro alle esigenze delle aziende;
– semplificare il sistema e la procedura dei flussi;
– rivedere il sistema delle tariffe della manodopera in quanto, a fronte di un lavoro molto flessibile, stante le attuali norme, gli straordinari costano troppo a fronte di tassazioni elevate.
E’ importante tenere presente il fabbisogno di formazione nel mondo agricolo: questo consente una crescita del settore e una garanzia di lavoro di qualità che deve essere tutelato a fronte di una concorrenza legata a lavoro di bassa qualità che penalizza le nostre imprese.
Il lavoro agricolo è sempre più caratterizzato da specializzazione, e per questo è necessario:
– creare “corridoi professionali” con altri Paesi, legati a percorsi di formazione e specializzazione professionale.
mettere in campo un’azione di supporto agli agricoltori affinché possano affiancare alla formazione obbligatoria quella per lo sviluppo e l’innovazione.
Sviluppare percorsi di formazione per l’acquisizione di competenze professionali trasversali, tecniche e specialistiche sul modello di un “apprendimento agricolo” tecnico-professionale.
Allo stesso tempo per ridurre la dipendenza dalla manodopera, sempre più difficile da reperire, occorre sviluppare ricerche e attività sperimentali per la robotizzazione delle tecniche colturali e l’implementazione di tecniche di agricoltura di precisione all’interno delle coltivazioni.
Pubblicato sulla G.U. n. 67 del 21 marzo 2021 il D.L. 21 marzo 2021 n. 21 contenente Misure Urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina. Di seguito i principali interventi.
In particolare, l’art. 18 del decreto legge n. 21/2022 pubblicato sulla G.U. di lunedì 21/03/2022, introduce un contributo sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca.
Alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi utilizzati per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettuato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d’acquisto, al netto dell’IVA.
Il credito d’imposta:
a) è utilizzabile esclusivamente in compensazione, entro il 31 dicembre 2022;
b) è cedibile, solo per intero, dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione, fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari. In questo caso le imprese beneficiarie devono richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto al credito d’imposta. Il visto di conformità è rilasciato dai CAF o professionisti abilitati all’apposizione dello stesso per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e IVA, Il credito d’imposta è utilizzato dal cessionario con le stesse modalità con le quali sarebbe stato utilizzato dal soggetto cedente e comunque entro la medesima data del 31 dicembre 2022. Le disposizioni introdotte dal decreto in commento, si applicano nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato.
Attualmente, per poter presentare la domanda di contributo, occorre attendere:
In caso di compensazione l’esistenza l’approvazione dei codici tributo;
In caso di cessione sarà necessario oltre al visto di conformità anche la pubblicazione delle modalità operative.
Nella seduta di lunedì 14 marzo il Consiglio Direttivo (ex Direzione) di Cia Romagna ha provveduto ad eleggere i componenti del nuovo Comitato Esecutivo (ex Giunta) dell’organizzazione, che resterà in carica per il prossimo quadriennio. I componenti del Comitato Esecutivo sono:
Il Comitato Esecutivo di Cia Romagna riunitosi il 15 marzo 2022, in ottemperanza degli adempimenti statutari che prevedono la nomina del Direttore Cia Romagna entro 10 giorni dall’elezione dell’organo esecutivo, ha nominato Direttore di Cia Romagna Alessia Buccheri a partire dal 21 marzo. Ad Alessia Buccheri vanno i migliori auguri di un buon lavoro.Un sentito e sincero ringraziamento al Dott. Mirco Bagnari per l’impegno profuso ed il lavoro fatto in questi due anni, che si sono rivelati particolarmente problematici a causa delle vicissitudini degli ultimi anni che hanno prodotto effetti negativi su tutto il panorama mondiale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha stanziato 608 milioni di euro a livello nazionale (di cui 13,5 a livello regionale) per favorire la diffusione della banda ultralarga per le Micro, piccole e medie imprese, anche agricole, che potranno richiedere un contributo da 300 euro a 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga direttamente agli operatori di telecomunicazioni accreditati.
La regione Emilia Romagna, ha deciso di dare precedenza alle aziende ricadenti in zone svantaggiate di montagna e nelle aree interne. In allegato l’elenco dei comuni ricadenti in tale aree.
Le domande sono presentabili tramite gli operatori di telecomunicazioni accreditati dal 1 marzo 2022 fino al 15 dicembre 2022, salvo esaurimento dei fondi.